Re: E menomale che c'e' Corrado Lamberti

From: Albert Einstein <englishenglish_at_tin.it>
Date: Sat, 04 Jun 2005 20:04:17 GMT

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:d7sun0$1ej4$3_at_newsreader2.mclink.it...

> E per essere coloriti, e anche irriverenti, era indispensabile scrivere
> tutte le c...ate che hai scritto?

Caro Elio Fabri,

permettimi di ricordare che questo msg(di cui sono autore) � stato postato
su questo ng da Luigi Loreti e non dal sottoscritto. Il msg � nato su di un
ng (it cultura ateismo) che vedeva la presenza di molti agnostici che
dicevano di essere dei fisici.

Quel messaggio aveva un significato ulteriore. Un significato che qui
accenner� brevemente.
Su quel ng, gli agnostici ormai erano abituati a dire che il dubbio era
possibile su ogni cosa. Gli agnostici che frequentavano quel ng erano pronti
a dare la "possibilit�" di esistenza a qualsiasi cosa.

Quel msg � parte di una serie di msg che ho postato in un anno circa, per
mettere alla prova la "capacit� critica"(da NON confondere con
"intelligenza") di alcuni lettori agnostici.

Nel caso specifico ho voluto capire fino a che punto Einstein veniva
"dogmatizzato".
Tanto � vero che(se avrai la pazienza di ricercare altri threads o di
leggere il link riportato da Luigi Loreti) ho parlato di Santo Einstein.
Ho voluto mostrare a molti partecipanti(cose che ho ripetuto in msg
seguenti, dopo pochi giorni) che per molti vale ancora l'ipse dixit.

In questo modo � possibile comprendere certe espressioni colorite come
quella di (Sant'Einstein) e il senso che potevano avere in un determinato
contesto.

A mio parere la "dogmatizzazione" per i credenti e/o gli agnostici �
qualcosa che prescinde dalla religione e si sposta(per alcuni) "anche"
sulla scienza. Per molti, la religione attuale � la scienza.
Questo porta alla perdita della "capacit� critica".

Non vado oltre. Ma tenevo a spiegare la genesi di quel msg, che mai mi sarei
permesso di scrivere su un forum partecipato da esperti.


> Quanto poi alla critica di Bergson a Einstein (quello vero) lasciamo
> perdere...

Questa critica NON � stata da me svolta nel msg riportato qui, ma in due msg
successivi in risposta a tale "Woodridge"(il link indicato da Luigi Loreti
riporta tutto il thread), persona che si dichiarava essere "agnostico", e
che non seguiva neppure le ragioni della critica bergsoniana. La quale
critica NON � da me condivisa.

Ma ho voluto anche in quel caso "testare" il mio interlocutore per capire se
il suo "pensare" era "critico" o "dogmatizzato" da Santo Einstein. E cio� al
punto da non riconoscere neppure una critica che � stata stigmatizzata dai
filosofi stessi. Dir� di pi�. Il curatore delle opere di Bergson tolse quel
libro dal catalogo. Odifreddi ha scritto un articolo parlando di Russell
come bravo divulgatore di Einstein e di Bergson come incapace.

E' notoria la frase di Einstein: "che dio lo perdoni" in riferimento a
Bergson.

Come � noto Bergson era ebreo e stava per convertirsi al cattolicesimo, poi
per l'antisemitismo dilagante evit�.
Personalmente NON ho mai sposato alcuna tesi di Bergson n� di tutto lo
Spiritualismo che si contrapponeva al Positivismo. Tra le altre cose sono un
ateo "ostinato" e per ben due anni ho svolto una azione che mi ha provocato
vari "nemici" su it cultura ateismo.

Concludo con una osservazione che dovrebbe far riflettere.
Ho usato lo pseudonimo di Albert Einstein e non quello di Henry Bergson.

Poi ovviamente ho idee diverse su vari temi "anche" dal grande Einstein,
cos� come ogni uomo dotato di senso critico e non legato all'ipse dixit di
alcuno. Ma questi sono problemi che ho trattato qui su questo forum, sia con
te che con altri partecipanti. Problemi epistemologici ben pi� seri e
pregnanti che non la critica di Bergson.

Spero di aver chiarito il tutto e di non dover ritornare su questo
argomento.

         Cordialmente,
                          Franco
Received on Sat Jun 04 2005 - 22:04:17 CEST

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