Re: uno strano principio...
"andrea" <gola28_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:82Z88Z208Z178Y1116859883X3907_at_usenet.libero.it...
> postulava la inconoscibilit� dell'universo, demoliva la fede
> nell'assolutismo razionalistico su cui avevo basato praticamente tutta la
> mia scala di valori: un razionalismo positivista incentrato sulla certezza
> che un'accurata osservazione potesse penetrare nel midollo del cosmo fino
> a
> comprenderne l'essenza strutturale e, soprattutto, sulla certezza assoluta
> che nulla fosse inconoscibile e tale da sfuggire alla comprensione
> dell'uomo.
cut
Ciao Andrea,
Questo non � nulla di speciale, i fisici "veri" ste cose le sanno bene:)
Noi abbiamo avuto "tre" tipi di concezioni fisiche della natura.
Qui ora non posso scrivere un articolo, ma posso accennare, rimandando
magari a enciclopedie, dizionari et altro.
1. Aristotele che era "valido" fino a prima di Galileo e anche durante.
Questa fisica era "qualitativa". La fisica aristotelica � qualitativa nel
senso che ritiene un determinato movimento proprio di un elemento e
stabilisce quindi una divisione qualitativa degli elementi tra loro.
Questa � la interpretazione "accademica" di Aristotele, ma a mio parere
Aristotele giungeva a questo punto di vista, perch� faceva questo
ragionamento: sotto l'acqua trovo la terra, sotto l'aria trovo l'acqua, e i
corpi celesti (si pensi al sole) li vedeva come "fuoco" al di sopra
dell'aria.
Da qui trovava dunque una posizione per sti elementi e poi generalizz�, ma
non andiamo oltre........
2. La fisica newtoniana.
Qui non mi allungo, lo sanno tutti. Si considera la fisica come lo studio
dell'ordine sperimentabile della natura.
Ovviamenate Newton non fu il primo a pensarla in questo modo, Cusano lo
precedeva di secoli:) Ma non vado oltre.
E ora arriviamo a quello che ci interessa.
La fisica di oggi.
Quello che hai riportato sopra si � delineato verso gli anni Trenta e fa
leva su una determinazione che era gi� ritenuta fondamentale dalla nozione
della fisica precedente.
Hertz, Principi di meccanica, del 1894 scrive:
"Il pi� diretto e in un certo senso il pi� importante problema che la nostra
consapevole conoscenza della natura deve renderci capaci di risolvere �
l'anticipazione di eventi futuri, per la quale possiamo organizzare le
nostre faccende presenti sulla base di tale anticipazione".
Heisenberg, Die physikalischen Prinzipien der Quantentheorie del 1930:
Qui Heisenberg riporta ad esempio il principio di complementariet� espresso
da Bohr nel '27.
"Una descrizione spazio-temporale rigorosa e una connessione causale
rigorosa dei processi individuali non possono essere realizzati
simultaneamente: o l'una o l'altra dev'essere sacrificata".
Ora riporto Dirac
Dirac, Principles of Quantum Mechanics, 1930:
" Il solo oggetto della fisica teorica � di calcolare risultati che possono
essere paragonati con l'esperimento, ed � del tutto inutile che sia data una
descrizione soddisfacente dell'intero svilupo del fenomeno".
Tiriamo un po' di somme.
La fisica quindi NON � pi� quella newtoniana perch� come si nota anche da
queste poche citazioni si � trasformata ,in quel periodo, interamente in una
teoria della previsione degli eventi osservabili e ha abbandonato le
esigenze descrittive della fase newtoniana, oltre che quelle(questo lo si
dava per scontato ma diciamolo:) esplicative della fisica aristotelica.
E concludiamo con Heisenberg.
Heisenberg, Das Naturbild der heutigen Physik, del 1955:
"La fisica del nostro tempo non ci fornisce pi� una immagine della natura,
ma una immagine dei nostri rapporti con la natura".
Ed � per questo che bisogna indagare a mio parere la relazione
soggetto/oggetto.
Ma la fisica attuale � lontana da questo tipo di indagini anche se ogni
tanto qualcuno lancia un buon "colpo di sonda".
Ed ecco che c'entra Goedel(autoreferenza della mente umana nel suo contesto)
e tutto quel discorso che riportavi.
Ma c'entra la Cognitive Science, la philosophy of mind, la fisica ecc. .
C'entra tutto:)
Saluti a tutti
Franco
Received on Mon May 30 2005 - 14:19:31 CEST
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