andrea wrote:
> Non ho
> parlato comunque di legame tra il teorema di Godel e il principio di
> Heisemberg nel senso matematico, piuttosto mi irferivo ad un senso
> "pratico". Non postulavano entrambi l'irriconoscibilit� dell'universo?
^^^^^^^^^^^^^^^^^
Immagino che qui volessi dire "inconoscibilit�"...
A mio avviso la risposta � NO per entrambi.
Il teorema di Goedel afferma che ogni sistema formale di una determinata
classe possiede certi limiti: o � incoerente, o ammette proposizioni
indecidibili.
(Per inciso: ti � chiaro l'esatto significato tecnico che assumono
questi termini in logica matematica?)
Il problema � che in generale *non ha senso* applicare questo risultato
al di fuori dell'ambito in cui � stato ricavato. In particolare risulta
*estremamente* problematico cercare di metterlo in relazione con le
propriet� deduttive della mente umana, almeno finch� non disponiamo di
una teoria decente che spieghi il funzionamento di quest'ultima.
Quanto al principio di Heisenberg, attenzione: non � che posizione e
impulso di una particella "non si possono conoscere contemporaneamente"
(detta cos� sembrerebbe effettivamente una limitazione nostra, oppure
dei nostri strumenti di misura). Piuttosto, non ha proprio senso
parlarne! Non ha senso, cio�, attribuire alla particella, in un certo
istante di tempo, un valore determinato sia per la posizione che per
l'impulso.
Questa � la lezione principale della meccanica quantistica: l'esistenza
di grandezze fisiche "complementari", ovvero che non sono mai definite
simultaneamente.
--
ws
Received on Tue May 24 2005 - 17:46:56 CEST