(wrong string) � ottiche risonanti.
"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:d3jtu8$7k7$3_at_newsreader1.mclink.it...
> Il fatto e' che sono vere tutte e due le cose...
> Non ti sto prendendo in giro, ne' sto scherzando: e' che si tratta di
> due diversi livelli di schematizzazione del problema.
>
> Al livello piu' semplice, adeguato se il metallo e' un buon conduttore
> e se interessa solo lo studio della riflessione, puoi benissimo dire
> che il campo e' nullo.
>
> Poi decidi di andare piu' a fondo, e ti chiedi come fa a essere nullo:
> chi e' che impedisce all'onda di penetrare nel metallo?
> Dopo tutto la regola "campo nullo all'interno di un conduttore" e'
> rigorosamente vera solo in condizioni statiche, e queste non sono
> certo condizioni statiche, visto che c'e' un campo che oscilla a
> frequenza elevata...
>
> Allora ti dici: bene, temiamo conto che il metallo ha una
> conducibilita' finita, quindi tra densita' di corrente e campo
> elettrico c'e' proporzionalita': j = sigma*E.
> Scriviamo le eq. di Maxwell dentro il metallo, e scopriamo che in
> effetti l'onda "penetra" un po' nel metallo, quindi e' presente una
> corrente (che tra l'altro ci vuole, per dare la giusta condizione al
> contorno per B).
>
> Solo che l'onda si attenua esponenzialmente, e se il metallo e' buon
> conduttore alle frequenze che interessano, l'ampiezza e' del tutto
> trascurabile gia' per uno spessore molto minore della lunghezza
> d'onda.
> Quindi il campo c'e', ma solo in uno straterello sottilissimo.
> Ecco perche' non si commette errore apprezzabile assumendo che sia
> nullo gia' sulla superficie.
>
Innanzi tutto grazie mille per la risposta.
Per la questione della riflessione da un conduttore perfetto, in un testo
viene detto che quando l'onda e.m. incide sul conduttore, questa induce una
corrente sulla superficie come nelle antenne. La corrente indotta genera un
campo e.m. (l'onda riflessa) di ampiezza uguale all'onda incidente ma
opposta in fase. Quindi questo spiega perch� il campo risultante � nullo
sulla superficie.
In un conduttore reale quindi, se non ho capito male, questo meccanismo si
combina con quello da lei descritto di attenuazione, per cui l'onda
incidente penetra per uno straterello piccolissimo attenuandosi
esponenzialmente, mentre l'onda riflessa annullerebbe quasi il campo
risultante sulla superficie.
Il punto che mi aveva messo in difficolt�, nella spiegazione del prof, era
che lui aveva esplicitamente detto che il campo elettrico dell'onda
incidente (non della risultante) sulla superficie fosse sempre nullo, in
pratica aveva fissato la fase della sinusoide tra i due specchi. Ma penso
che fosse solo per facilitare la spiegazione...
Spero di non avere scritto troppe bischerate :)
Saluti.
Received on Thu Apr 14 2005 - 00:40:18 CEST
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