Re: libro su struttura materia
"Marco" <callegher.marco_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:JUs6e.58446$zZ1.1670903_at_twister1.libero.it...
> Salve sig. Fabri,
Ciao, mi intrometto.
scusa Marco, ma penso che il titolo di Prof. se lo sia meritato...
In questo thread ho notato che molti usano il "lei" nei confronti di Elio,
ignorando che
il "lei" nei newsgroup
e' offensivo, pero' poi gli si da' del "signor".
Non prender male la noticina polemica, pero'...
L'argomento della divulgazione e' trito e ritrito; Fabri ha detto
piu' volte cosa
pensa della divulgazione
e perche' lo pensa e anche altri lo hanno fatto.
Dare un'occhiata
alle vecchie discussioni su Google non sarebbe una cattiva idea ogni tanto.
;-)
> Vorrei porle la seguente domanda:
> Lei cosa conosce della Teoria delle Stringhe?
non so lui, io un benemerito piffero, giusto per dire pane al pane e vino al
vino.
Ho tuttavia sentito, tempo fa su altra lista, una casalinga diplomata (con
tutto il
massimo rispetto
per le casalinghe che si fanno un mazzo quotidiano, sia chiaro) che tra
l'altro si occupa di divulgazione
astronomica, dire: <<ho letto il tale libro di teoria delle stringhe e ne
sono rimasta affascinata, ho capito la teoria ecc.).
Ma insomma non viene il sospetto che forse non si e' in realta' capito
nulla? Davvero si crede di poter costruire
una casa dal tetto?
E' come se io mi illudessi di aver capito a fondo il meccanismo di
funzionamento degli inibitori della pompa protonica (moderni farmaci
antiulcera) con le 4 conoscenze di biologia e biochimica che ho dalle scuole
secondarie,
senza avere studiato seriamente la chimica organica, la biochimica, la
fisiologia e la farmacologia. Ma Dai!!
> Le porgo questa domanda per capire perch� Lei si ostini tanto contro chi,
> come me del resto, ha una conoscenza della fisica a livello liceale e
> vuole
> (un p� per curiosit�, un p� per capirne di pi� su come stanno le cose)
> leggersi un bel libro cosidetto da Lei "divulgativo" dove di formalismi
> matematici non ce ne sono......ma anzi ricco di analogie e paragoni che
> per
> quanto a grandi linee imprimono il concetto di una teoria.
bah. Non so cosa ne pensi Fabri ma avrete notato come in Italia se i libri
di
divulgazone della matematica, della fisica ecc. non hanno il bollino
'ciquita': "privo di formule" gli editori non li pubblicano?
C'e' da fare la solita considerazione: si puo' fare la meccanica classica
usando poche formule, senza ricorrere all'analisi in modo rigoroso,
riuscendo anche a spiegare bene i concetti (Fabri e' profondamente convinto
di questo, per esempio in relazione all'insegnamento superiore) ma fare la
MQ o la relativita' generale o la cosmologia senza un adeguato apparato
matematico e' un'impresa che e' meglio lasciar perdere. Credo sia questo il
concetto di base.
Poi uno puo' anche comprarsi i libri di Zichichi, leggerli e illudersi di
averci capito qualcosa.
Purtroppo certi argomenti sono tosti, pura astrazione, senza aver fatto un
certo percorso e' pressoche' impossibile
capire *davvero* i concetti base. Illudersi di aver capito, quello si', e'
possibile. Sempre.
Anche studiando all'universita' sui manuali canonici. Ogni volta che ripasso
mi accorgo di capire meglio un argomento che credevo conoscere a menadito.
> Non sono assolutamente daccordo quando Lei dice che chi non ha una
> perfetta
> preparazione scientifica non pu� capire.Deve spiegarsi meglio.Non pu�
> capire
> cosa? La matematica che sta alla base non pu� essere compresa (e qui le do
> piena ragione), ma il concetto essenziale?
Tutto! E' tutto collegato. Anche il concetto 'essenziale' quando va
profondamente contro l'intuizione
(prendi anche i concetti della relativita' ristretta o della MQ confrontati
con la esperienza quotidiana) cosa ci capisci senza un adeguato supporto
matematico?
> Lei prima di leggere il libro di Greene conosceva la matematica che sta
> alla
> base della teoria delle stringhe?oppure non ne sapeva niente ed ha colmato
> (involontariamente dato che il libro Le � stato regalato) ci� che in
> realt�
> anche in un'istruzione universitaria non viene dato?
ROTFL! Pardon, ma hai un'idea della persona con cui stai parlando?
Fabri? L'avessi avuto io come docente all'uni :-(
A parte che ho seri dubbi che uno possa colmare lacune matematiche a questi
livelli
leggendo un qualunque libro divulgativo, ma se ben ricordo un commento di
Elio su questo libro, o su uno analogo:
<<quello che ho capito e' quello che sapevo gia'>>.
Hai ragione a dire che uno deve rimboccarsi le maniche e approfondire da se'
quello che all'universita' non viene dato, ma va fatto sui testi adatti.
Io se un giorno malaugurato ;-)) volessi mettermi a capire qualcosa di
relativita' generale mi prendero' il misner-thorn-wheeler, una buona dose di
Maalox e mi preparero' a fracassarmi i maroni. Di certo non spendero' soldi
nei libri divulgativi di Hawking. Fermo restando che considero Hawking un
fisico
con le controballe, preparato.
Mi e' pero' bastata la videocassetta "dal big bang ai buchi neri" ,
gentilmente
regalatami
da un libraio a fronte di un cospicuo acquisto di libri, molti anni orsono,
per decidere di non comprare altri prodotti simili.
Per conlcudere il discorso e specificare meglio quel che voglio dire citero'
tre esempi.
Nel giro di 1 mese sono apparsi tre articoli:
-uno su Le Scienze di questo mese a firma di P. Odifreddi che ihmo e' pura
numerologia.
-il secondo sempre di odifreddi, sul la Repubblica del 2 aprile, che
celebrava la ristampa
dell' "ABC della relativita' " di B. Russel con queste parole:
<<...e lo fa nel migliore stile anglossassone e russelliano, paragonando ad
esempio il passaggio dallo
spazio e dal tempo allo spazio-tempo, all'archiviazione della geografia e
della storia in favore di una nuova disciplina chiamata geostoria o
cronogeografia. O illustrando la massa gravitazionale come cio' che viene
misurato da un peso a molla, e la massa inerziale da una bilancia a braccia.
O usando ogni possibile immagine per visulaizzare i concetti piu'
complicati: dalle scale mobili alle chiatte sui fiumi, dagli sciami d'api ai
galli sullo sterco, dai topi nelle incubatrici alle tigri in mezzo alla
folla, dall'ottimismo degli americani al pessimismo dei russi.
Un libro perfetto, insomma, che se fosse riscritto oggi richiederebbe
soltanto una serie di aggiornamenti marginali. Ad esempio, l'applicazione
della relativita' generale alle correzioni degli orologi in orbita sui
satelliti del sistema di posizionamento GPS. O la rivalutazione della
costante cosmologica, che Einstein considero' il suo piu' grande errore
scientifico, e che spiega invece l'espansione accelerata dell'universo. O la
deduzione indiretta dell'esistenza di una gran quantita' di materia oscura,
in percentuale addiritura venti volte superiore a quella direttamente
osservabile. O un accenno alla teoria delle stringhe, che si presenta come
il piu' promettente tentativo di unificazione della teoria della relativita'
con la meccanica quantistica.>>
E fino a qui lascio agli esperti le considerazioni se tutte queste belle
cose siano aggiustamenti marginali come li definisce P.O. o sostanziali.
Per mio conto se voglio capire la relativita' mi tengo distante dagli
spaghetti relativistici di Zichichi (ora dopo vari anni e' passato alla
carne relativistica; cosi' mi dice un amico che legge 'la macchina del
tempo', rivista che in un recente articolo attribuiva ad Einstein tutte le
invenzioni moderne, dal cellulare alla macchina fotografica digitale: mah!).
Ma mi teno pure distante dai galli sullo sterco di Russell...
Cio' detto, la cosa che (mi) fa piu' impressione della presentazione
odifreddiana
del libro di russel e' questo:
<<Ma si tratta di argomenti discussi in qualunque pubblicazione di
divulgazione scientifica, facilmente accessibili a chiunque abbia un
background appropriato: QUELLO, APPUNTO, CHE RUSSELL FORNISCE NEL SUO
LIBRO...>>
Oh porca...! Basta leggersi il libro di Russel, insomma, per capire le
correzioni relativistiche agli orologi in orbita?
Per capire l'espansione dell'universo o la teoria delle stringhe? Ma dico
siamo tutti matti?
Odifreddi evidentemente sta perdendo colpi.
Vi risparmio le mie considerazioni su un terzo articolo, uscito sulla
bimestrale 'Darwin' sponsorizzata dalle fondaz. U.Veronesi e Tronchetti
Provera sui ripetuti tentativi di confutare la relativita'.
La mia conclusione: teniamoci i soldi in tasca e lasciamo certa carta agli
edicolanti e ai librai, puo' sempre tornare utile per accendere il fuoco
nel caminetto... la carta non i soldi :)
Scusatemi per la prolissita' del post e per il disfattismo ma quando ce vo'
ce vo'.
ciao
andrea
Received on Wed Apr 13 2005 - 21:01:41 CEST
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