Re: I gas sono conduttori a tutti gli effetti?
Luigi d. ha scritto:
> Facciamo pure polemica impersonalmente ...:) In genere ai toscani
> piace.
Beh, per� io non sono toscano di nascita, anche se vivo a Pisa da 58
anni :-)
> Su questo non sono d'accordo. Non sono laureato in fisica ingeneria
> etc.. per una serie di ragioni che ti spiegherei volentieri d'avanti
> ad una pizza, ma qui non mi sembra il caso di fare la mia
> autobiografia. Per� al liceo la fisica mi piaceva ed ero pure
> abbastanza bravo. Mentre all'iniversit� studiavo altro mi sono fatto
> presatre dei libri di livello univesitario dove c'erano anche le
> equazioni di maxwell di cui credo di aver capito il senso "fisico" di
> fondo ma non i dettagli matematici (oltre al fatto che il ricordo si
> � sbiadito col tempo). Qualunque materia, fisica compresa, si pu�
> conoscere a livello basso, medio, alto...
E dai...
Se insisti, mi obblighi a comportarmi da "professore", che usa la
matita rossa e blu su quello che hai scritto...
Non puoi asserire di aver capito il "senso fisico" delle eq. di M.,
nel momento in cui dimostri di non aver capito (infatti lo hai chiesto)
che in quelle eq. c'� proprio scritta la risposta alla tua domanda:
l� dove esiste un campo magnetico variabile nel tempo, di necessit�
c'� pure un campo elettrico, a prescindere da che cosa sia presente
in quella regione: filo conduttore, tubo a scarica, un fascetto di
elettroni, o niente del tutto.
E incidentalmente, c'� anche un'altra cosa, che hai ripetuto pi� volte
(e non solo tu, ma non posso n� voglio stare a rivedere le bucce a
chiunque interviene...).
Hai parlato pi� volte di "una f.e.m. ai capi del tubo di gas".
Ora questo � sbagliato, ed � un argomento che viene (credo) trattato
anche a livello liceale.
La f.e.m. � definita *solo su un circuito chiuso*.
Se tu provassi a misurare con un voltmetro la supposta f.e.m. ai capi
di una sbarretta conduttrice immersa in un campo magn. variabile,
scopriresti che puoi trovare risultati molto diversi, a seconda di
come sono messi i conduttori che collegano il voltmetro a quegli
estremi, e che appunto chiudono il cricuito.
Poi su questo argomento ci si potrebe sbizzarrire un bel po'.
Guarda per es. il thread "Dubbio concettuale" su
free.it.scienza.fisica...
Ancora: in un post del 16 c.m. hai scritto:
> Perch� se torno ai miei ricordi di scuola sull'induzione magnetica
> si parla di un "conduttore retilineo che taglia le linee di forza di
> un campo magnetico".
Ora questo � un modo antichissimo ma da tempo insostenibile di
descrivere l'induzione e.m.
Significa pensare che le "linee di forza" siano come tanti spaghetti
infilzati nel magnete, che si muovono con lui quando lo muovi.
E se la variazione di campo magn. la produci variando la corrente in una
bobina, senza muovere alcunch�?
L'induzione e.m. c'� lo stesso...
Poi ci si � messo anche Soviet_Mario, che il 17 ha scritto:
> se � un magnete finito, come quello in figura, direi che diminuendo
> il flusso magnetico sul tubo di plasma, la corrente indotta decrese
> sempre pi�.
Dove non si capisce che cosa sarebbe il flusso sul tubo, visto che il
flusso si pu� definire solo attraverso una superficie.
Salvo ripensarci poco dopo:
> (tra l'altro non ci sarebbe nemmeno una spira concatenata, che io
> veda, e senza superficie concatenata il discorso del flusso � non
> rilevante)
Eh s�, Soviet_Mario, hai ragione: senza circuito chiuso niente flusso e
niente f.e.m.
Per� il campo elettrico c'� lo stesso :-)
> Comunque dalle altre risposte al post inizale non mi msembra che la
> cosa fosse poi cos� immediata.
Se vuoi dire che si � visto come anche qualcun altro non avesse idee
del tutto chiare sul problema, d'accordo: ma che cosa dimostri con
questo?
Intanto, non mi pare di aver mai detto cose come "che vergogna, Luigi
D. non sa una cosa cos� immediata!"
Ho solo detto che mi aspetterei che uno che abbia fatto corsi seri di
fisica a livello di biennio universitario (BTW, temo che ora dovrei
allargare almeno al terzo anno) debba avere idee chiare sull'argomento.
Per es., guarda caso, negli esempi che avevo dato di "corsi seri", non
c'era Chimica :)
> Si, un campo elettrico variabile nel tempo produce uno spostamento
> di cariche e quindi una corrente e alla fine il principio � lo stesso
No, spiacente.
Se prendi una regione di spazio *vuoto*, dove non ci sono cariche (per
es. tra le armature di un condensatore) c'� il campo el. variabile e
c'� il campo magnetico, ma non c'� nessuna corrente *dovuta a moto di
cariche*.
Probabilmente l'equivoco nasce dal fatto che il termine _at_D/_at_t viene
chiamato, dopo Maxwell, "corrente di spostamento".
Ma qualunque cosa ne pensasse Maxwell, l� non si sposta un bel niente:-)
> Ecco, i libri che ho io parlano di f.e.m.. Devo considerarla la
> stessa cosa di un campo elettrico o � qualcosa di diverso?
Ho gi� detto sopra.
> Lo sapevi che quando Marconi le propose al ministero delle poste
> italiano gli risposero che andava gi� bene il telegrafo e non gli
> interessava altro?
Pi� o meno s�.
E so anche che Marconi era ricco di famiglia e aveva la madre inglese.
Le due cose gli permisero di lavorare coi suoi mezzi e di trasferirsi
in Inghilterra, dove lo presero sul serio.
Anche perch� gli inglesi erano assai sensibili a tutto ci� che poteva
servire in mare: vedi 150 anni prima la storia di Harrison e del
cronometro di marina.
--
Elio Fabri
Received on Thu May 23 2013 - 21:26:39 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Wed Feb 05 2025 - 04:23:24 CET