Il 08 Apr 2005, 12:37, Antalaxis <toglimi_antalaxis_at_yahoo.com> ha scritto:
>
> E' chiaro che "pari al peso del volume di fluido spostato" non ha senso.
> Non ha senso perche' le forze in gioco hanno solo a che vedere con la
> spinta idostatica che e' indipendente dalla quantita' di liquido.
>
> E allora ? Vengo al dunque. Davanti a questa semplice considerazione si
> hanno tre reazioni:
> a) E' evidente. Non ci tediare con queste banalita.
> b) Pero' !Non ci avevo pensato! Interessante.
> c) E' una cretinata solenne. Non e' possibile.
>
> Il caso forse piu' frequente e' c) !
La risposta esatta e' appunto c; provo a dimostrarlo: supponiamo di avere
palla fatta di un certo materiale (ad esempio una palla di marmo) che viene
inserita in un liquido ( ad esempio acqua. Per semplicit� di esposizione
supponiamo che il marmo abbia densit� pari a 100 Kg/m^3 e l'acqua densit�
pari a 1Kg/m^3 (ovviamente non sono i valori veri delle densit� dei due
materiali, ma servono a mettere in evidenza quello che voglio dire).
Ora supponiamo che la palla abbia un raggio pari a 10 cm; allora il volume
della sfera e' circa 0.0042 m^3; il suo peso P(marmo) e' circa 0.42 kg.
Se immersa in acqua, questa sfera sposta un volume di acqua pari al volume
sfera stessa (0.0042); solo che la sfera di acqua pesa P(acqua) circa
0.0042; il principio di archimede stabilisce che un fluido esercita sul
corpo in esso immerso una spinta pari al peso del volume di fluido spostato;
quindi in questo caso la palla affonda, essendo la spinta minore del peso
della palla; in altre parole se facciamo l'equilibrio delle forze agenti
sulla palla abbiamo:
Ftotale= F(peso della palla di marmo) - S (spinta di archimede)
Quindi il corpo galleggia quando la spinta di archimede equlibria il suo
peso. Se la spinta e' minore (come nell'esempio che ho fatto) il corpo
affonda.
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Received on Sat Apr 09 2005 - 18:30:08 CEST