Se prendiamo due religioni che sostengono entrambe di possedere una verita'
assoluta ed indiscutibile, appare evidente che non sono conciliabili.
Chi si occupa di scienza tende a credere che cio' non sia possibile nelle
scienze.
Ricordo di aver fatto una discussione al primo anno di universita' con un
compagno. Lui sosteneva che sa una moneta non truccata usciva dieci volte
consecutive testa, la probabilita' dell'undicesiva prova era sfavorevole a
che uscisse nuovamente testa. Inutile ogni tipo di ragionamente. Non e'
stato possibile smuoverlo. Finalmente trovai un articolo su Scientific
American che sosteneva (come me) che la probabilita' rimaneva 50% anche se
fossero usciti prima 100 teste. Dopo averlo letto, mi disse che l'articolo
sosteneva esattamente la sua tesi.
Questo fu il mio primo incontro con la fede di stampo scientifico.
Ma non l'ultima.
L'ultima e' stato il Principio di Archimede.
Non mi meraviglia affatto che la stragrande maggioranza delle persone
istruite non lo capisca bene. Non mi meraviglia perche' e' insegnato ed
esposto per lo piu' in modo fuorviante od errato. Facciamo qualche esempio
cercando in google:
http://www.liceofoscarini.it/fisica94/archimede.html
Il principio di Archimede afferma che "un corpo solido indeformabile
immerso in un fluido riceve una spinta (idrostatica) dal basso verso l'alto
pari al peso del volume del fluido spostato".
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http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981525333/Principio_di_Archimede.html
Principio di Archimede In fisica, principio fondamentale che regola
l'equilibrio dei corpi galleggianti. Enunciato dal celebre inventore e
matematico greco Archimede, afferma che un oggetto immerso parzialmente o
totalmente in un fluido � sottoposto a una spinta dal basso verso l'alto,
di intensit� pari al peso del volume di fluido spostato.
Microsoft � Encarta � Enciclopedia Premium. � 1993-2004 Microsoft
Corporation. Tutti i diritti riservati.
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http://www.fondazionearchimede.com/scoperte.htm
Nell'ambito dell'idrostatica, egli enunci� il celebre principio (detto,
appunto, principio di Archimede) secondo il quale un corpo immerso in un
fluido � sottoposto a una spinta verso l'alto, d'intensit� pari al peso del
volume di fluido spostato, applicata nel centro di gravit� del corpo.
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Se chiedete a 10 persone che supponete scientificamente competenti se una
barca di 1000 kg puo' galleggiare in 100 litri di acqua per lo piu' vi
diranno di no.
Ora e' facile fare in casa un piccolo esperimento che contraddice il "pari
al peso del volume di fluido spostato" :
Prendete due bicchierini di plastica usa e getta. Di quelli leggerissimi,
di solito di colore bianco latte. Riempite uno per 9/10 e l'altro a meta'
circa. Poi inserite quello a 9/10 il quello mezzo pieno per farlo
galleggiare. Ovviamente da quello a meta' uscira' del liquido fino a che la
situazione e' in equilibrio. Se togliete ora il bicchierino interno e li
mettete lato a lato vedrete che uno e' rimasto ovviamente pieno per 9/10
mentre l'altro ha grossomodo (semplifico) un decimo.
E' chiaro che "pari al peso del volume di fluido spostato" non ha senso.
Non ha senso perche' le forze in gioco hanno solo a che vedere con la
spinta idostatica che e' indipendente dalla quantita' di liquido.
E allora ? Vengo al dunque. Davanti a questa semplice considerazione si
hanno tre reazioni:
a) E' evidente. Non ci tediare con queste banalita.
b) Pero' !Non ci avevo pensato! Interessante.
c) E' una cretinata solenne. Non e' possibile.
Il caso forse piu' frequente e' c) !
Come mai un PhD in fisica e ricercatore al MIT finisce nella categoria c) ?
Peggio ancora, come mai un'altro, davanti all'esperimento dei due bicchieri
continua a negare l'evidenza ? Viene in mente Galileo e gli aristotelici
che si rifiutano di guardare nel cannocchiale. Ma qui' e' peggio. Questi
guardano ma poi dicono che non si vede ne Giove ne alcun satellite!
Come va avanti la scienza ? Perche' si nega l'evidenza ? Capisco la
relativita', ma Archimede ?
-cba
Received on Fri Apr 08 2005 - 12:37:11 CEST