Re: libro su struttura materia
Andrea ha scritto:
> Io le credo sotto questo punto di vista anche se non sono d'accordo in
> tutto e x tutto. Ma prof. in confidenza (se posso) allora quali sono i
> libri che in buona sostanza riescono a far capire, ad uno che ha delle
> conoscenze non a livello universitario, un po sul come stanno le cose?
> Uno che vuole costruirsi una preparazione di base che letture dovrebbe
> seguire? Io ho iniziato la fisica di Feynman 1 per� come diceva anche
> lei in un old*post non � consigliato in quanto � duretta. Si riesce
> per una volta a fare NOMI e COGNOMI di questi benedetti libri? ;-)
Le tue domande sono legittime e comprensibili, ma temo che le mie
risposte le troverai alquanto deludenti...
Per cominciare, io non pretendo di conoscere tutti i libri che si
stampano sulla fisica a diversi livelli: ne conosco qualcuno, un po'
per caso, un po' perche' sono spinto a comprarli dal fatto che se ne
parla molto (cosi' e' stato per "Il Tao della fisica", per "Il cosmo
intelligente", per "Dal big bang ai buchi neri"). Invece quello di
Greene me l'hanno regalato :)
Percio' puo' darsi che ci siano libri che potrei consigliare se li
conoscessi...
Pero' non e' facile, se restiamo nel campo dei libri che vogliono
iniziare ai "misteri profondi": credo che in quel campo ci sia davvero
poco da fare. Piu' avanti provero' a spiegarmi meglio.
Mi e' gia' capitato in passato di segnalare libri sempre divulgativi
ma a mio parere piu' seri e con propositi un po' meno ambiziosi.
Qualcosa di buono c'era nella collana "Superuniverale" di
Bollati-Boringhieri e forse in quella chiamata "La lente di Galileo"
di Longanesi.
Pero' conosco solo un paio di titoli per parte.
Il problema di capire qualcosa della fisica moderna e' serio e non e'
nato ora, ma diventa sempre piu' grave.
E' gia' da molto (ben piu' di un secolo) che la fisica si e' staccata
dal senso comune, per cui chi non abbia una certa formazione
scientifica non puo' capire.
Il discorso difficile sta nel significato di "capire", anzi qui sta il
perpetuo dissidio tra me a varie altre persone, inclusi per es. un
buon numero d'insegnanti secondari...
Il problema (secondo me, si capisce) e' che si e' formata una barriera
assai difficile da superare.
La barriera ha due componenti: in primo luogo c'e' una quantita' di
fatti, dati, esperimenti. Questo aspetto di solito viene trascurato,
ma secondo me a torto: se non si conosce abbastanza tutto questo, i
concetti e i problemi della fisica moderna restano privi di
significato.
La seconda componente riguarda invece l'apparato teorico. C'entra (e
non poco) la matematica, ma non e' l'unico ostacolo, e forse non e' il
piu' importante.
E' che i concetti della fisica, come ho gia' detto, sono ormai
lontanissimi dal senso comune, per cui le parole che i fisici usano
non possono essere intese; oppure, peggio ancora, vengono intese in
modo distorto o del tutto errato.
Questo vale perfino per termini di uso quasi corrente, come "fotone",
"campo"...
Un'obiezione frequente che viene fatta a questo discorso e': "ma io non
voglio una comprensione da specialista; a me basta farmi un'idea delle
cose di cui oggi si occupano i fisici".
La mia risposta e' che il problema sta proprio nel "farsi un'idea": e'
qui che si annida il trabocchetto. Uno crede di essersi fatto un'idea,
e invece di regola ha capito fischi per fiaschi, per le ragioni che ho
gia' detto...
L'altra domanda che mi fai riguarda un possibile percorso di studio.
A parte la risposta ovvia ma che non credo accetteresti: "iscriviti a
fisica, e fra qualche anno..." che altro ti posso dire?
Per cominciare, direi che bisognerebbe aver capito *bene* la fisica del
liceo: allora anche Feynman sarebbe meno indigesto...
Per ora mi fermo, ma sono sempre disponibile a continuare la
discussione.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sun Apr 10 2005 - 20:33:24 CEST
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