Re: convenzione di segno condesatore

From: matrix <bigjamCHIOCCIOLA_at_yahoo.it>
Date: Tue, 29 Mar 2005 20:30:56 +0200

"il_Fuso" <xxx_at_xxx.it.invalid> ha scritto nel messaggio
news:CSW1e.707887$b5.32024482_at_news3.tin.it...
> Il comportamento di un condensatore � descritto, ai morsetti,
> dall'equazione i(t)=C*dv(t)/dt (1) cui si associa la convenzione degli
> utilizzatori (corrente i(t) entrante dal morsetto su cui punta la
> tensione v(t)).
> Se applico al bipolo la convenzione dei generatori (corrente i(t)
> uscente dal morsetto su cui punta la tensione v(t)) il suo comportamento
> sarebbe descritto da i(t)=-C*dv(t)/dt (2).
> Questa implicita convenzione di segno di cosa � figlia?
> Direi che discende da considerazioni energetiche, ma non riesco a vederlo.
> Cio� se il bipolo � descritto con la convenzione degli utilizzatori il
> lavoro elettrico elementare dW_e=v(t)*i(t)*dt � considerato entrante,
> nel caso duale (convenzione dei generatori) dW_e � considerato uscente.
> Questo fatto implica le convenzioni di segno delle eqz 1 e 2? Come mai?
> Grazie.

Deriva dal fatto che gran parte dei bipoli sono passivi.
Received on Tue Mar 29 2005 - 20:30:56 CEST

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