Re: che cos'่ lexergia?

From: Pangloss <marco.kpro_at_tin.it>
Date: Mon, 21 Mar 2005 21:30:34 GMT

[it.scienza.fisica 20 Mar 2005] Elio Fabri ha scritto:

> Ho tardato molto a rispondere, nella speranza che successivi
> interventi chiarissero la questione.
> Risultato: zero.
> Su quello che dici, non posso essere d'accordo. Non si tratta di
> linguaggio fisico o ingegneristico, ma di concetti ben definiti oppure
> no.
>> .....
> Ripeto che non e' qui il problema: e' che non si capisce poi come se
> ne fa uso...
> Nessuno ha fatto un esempio di come calcolare questa benedetta exergia,
> sebbene l'avessi espliciatmante chiesto.

Ohibo', la tua e' una vera e propria all[ex]ergia! ;))
Un esempio banale di calcolo l'ho fatto rispondendo a Smargiassi (bombola
di gas compresso a temperatura ambiente).
L'esempio non banale del sistema aperto (fluido in moto) non puo' essere
discusso se prima non concordiamo sul modo di applicare ad esso il
1mo principio. Purtroppo ho sottomano solo riferimenti bibliografici
tedeschi, ma la formulazione del 1mo principio per sistemi "aperti"
(cioe' la cui frontiera e' attraversata da un flusso di materia) sara'
pure reperibile su qualche testo di TD non crucco...
Tale esempio dovrebbe almeno illustrare l'uso del linguaggio tecnico.
Una centrale termica fornisca un flusso di vapore avente una portata e
grandezze specifiche note. Il calcolo dell'exergia specifica del fluido
alla sezione d'ingresso dell'impianto di utilizzazione permette di
stabilire quale potenza elettrica massima (teorica) e' ottenibile
da tale impianto in base al II principio della TD.

Ho anche fatto riferimento al Cap.4 del Callen per l'affine "teorema
del massimo lavoro" e per i relativi _metodi di calcolo_.

>> Calore ed energia interna sono trasformabili in lavoro (o in altre
>> forme di energia) in modo limitato dal II principio; si esprime cio'
>> dicendo che per esse "energia = exergia + anergia".
> Alt! questo non e' vero.
> L'energia interna puo' essere integralmente trasformata in lavoro.
> E' quello che succede in qualunque trasf. adiabatica.

Qui c'e' un equivoco, dimentichi il fattore "ambiente".
L'energia interna e' una funzione dello stato (iniziale) del sistema,
l'ambiente determina lo stato finale del sistema. Il II principio fissa
un minimo per lo scambio di calore tra sistema primario ed ambiente, la
trasformazione non puo' dunque essere adiabatica.

Cito esplicitamente dal Callen 4.5 "the maximum work theorem", che e'
una diretta conseguenza del II principio:
"For all processes leading from the specified initial state to the
specified final state of the primary system, the delivery of work is
maximum (and the delivery of heat is minimum) for a reversible process.
Furthermore the delivery of work (and of heat) is identical for every
reversible process."

Il massimo lavoro suddetto e' l'exergia dell'energia interna dello
stato iniziale. Il teorema mostra rigorosamente che l'exergia e' una
grandezza definita in modo univoco (e calcolabile).

-- 
     Elio Proietti
     Valgioie (TO)
        
Received on Mon Mar 21 2005 - 22:30:34 CET

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