AAnDrEE wrote:
>... Aggiungiamo che ci sono libri da primo anno di
> universita' (di chimica principalmente)
> che defeniscono la massa proprio come quantita' di materia, si e' discusso
> anche di questo
> qui e nel gruppo di chimica. E parliamo di testi
> universitari.
> Vogliamo allora mettere in croce un povero insegnante delle scuole
> medie *inferiori* che non vuole adagiarsi a ripetere a memoria quanto
> scritto sul
> libro adottato, ma tenta di spiegare concetti corretti ai ragazzi?
>
> Francamente avrei i sudori freddi a dover parlare di queste cose in terza
> media.
Anch' io. Sicuramente piu' che in un aula universitaria.
In realta' questo discorso mi ha fatto venire in mente un' osservazione
che facevano alcuni linguisti: osservavano che tra i figli di emigrati,
quelli che in famiglia cercavano di parlare la lingua del paese ospite
riuscivano ad apprenderla meglio di quelli che non ci provavano. Questo
anche in presenza di evidenti limiti (anche gravi) alla correttezza
dell' uso di una lingua straniera non padroneggiata. In qualche modo si
"olierebbero" degli ingranaggi di apprendimento che poi trovano nell'
ambiente esterno verifiche e correzioni.
Ecco, credo che anche nell'insegnamento di materie scientifiche, piu'
che essere ossessionati dal rigore e dalla correttezza filologica sia
fondamentale passare una delle nozioni base del metodo scientifico: i
concetti e le definizioni vengono creati, modificati, rifatti e
rimodificati all' interno di un atteggiamento razionale nei confronti
del sapere.
In quest'ottica, anche definizioni imprecise e criticabili trovano
posto. Anche la massa come "quantita' di materia". Anzi, secondo me sono
fondamentali nel momento in cui se ne mostrino anche i limiti.
Estremizzando, trovo piu' istruttivo un libro che contenga definizioni
approssimative ma che ne faccia vedere l' origine (e magari ne mostri i
lati deboli) piuttosto un testo infarcito di definizioni filologicamente
corrette ma messe giu' apoditticamente. Il messaggio diventa: la scienza
significa imparare a memoria una gran quantita' di nomi astrusi :-(
E non solo alle medie ma anche oltre :-(
...
> Ma il peggio deve ancora venire. Guai dire alla loro maestra che, poniamo,
> 1+3=4 (uno PIU' tre UGUALE 4);
> <<Bambini DOVETE dire ''uno addizionato tre e' *equipotente* a 4''>>.
Appunto!
E purtroppo di storie come questa ce ne sarebbero tante... :-(
Received on Mon Mar 07 2005 - 09:44:56 CET
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