"Tetis" ha scritto nel messaggio
news:4e96eced$0$1382$4fafbaef_at_reader2.news.tin.it...
> Trovato anche questo funziona. Grazie. Se ho capito bene (la traduzione in
> inglese � pessima, e per leggere il tedesco mi occorre il dizionario)
ah, beato te :-). A me, per "leggere" il tedesco, serve uno che conosca il
tedesco, altro che vocabolario.
> si tratta di una nota sulla eventualit� che esista una barra
> sufficientemente rigida da propagare il moto con velocit� maggiore della
> luce, Einstein nota che questa possibilit� potrebbe essere utilizzata per
> violare la causalit� dell'informazione (come si direbbe oggi), e che
> sebbene per lui personalmente questo non rappresenti un'impossibilit�
> logica � non di meno talmente contrario all'evidenza sperimentale che lo
> si pu� ritenere impossibile.
Beh, devo dire che anche io quelle pagine le ho "capite" sulla base di
quella schifosissima traduzione in inglese che ho riportato li'. Molto
meglio si capisce il discorso che fa Pauli citando quel passo di Einstein.
Si capisce molto meglio perche' Pauli lo fa nel testo "Teoria della
relativita'" che e' stato tradotto sia in inglese che in italiano:
"Che i corpi materiali non possano muoversi con velocita' relative superiori
a quella della luce, e' indicato chiaramente dal fatto che in questo caso
la trasformazione [4.2] [cioe' le trasformazioni di Lorentz] condurrebbe a
valori immaginari per le coordinate."
Noto qui che questo discorso non mi sogno certo di bollarlo come sbagliato.
Personalmente non ho mai affermato che la RR affermi essere possibili moti
superluminali per "corpi materiali", o, in generale, per tutto cio' che
possa essere assimilabile a un riferimento.
Subito dopo Pauli continua con queste righe alla fine delle quali riporta il
riferimento all'articolo di Einstein del 1907:
"Ma si puo' affermare di piu': se un'azione potesse propagarsi in K con
velocita' superiore a c, allora esisterebbe un sistema K' (in moto rispetto
a K a velocita' inferiore a c) in cui un evento, che nel sistema K e' causa
di un secondo, posteriore nel tempo, si verificherebbe invece _dopo_
quest'ultimo. Supponiamo che sia
u_y=u_z=0, u>c.
Dall'inversione di [6.1] segue allora [nella [6.1] v e' la velocita' di K'
rispetto a K e u' e' la velocita' in K' di un segnale che abbia in K
velocita' u]
u'=(u-v)/[1-(u*v/c^2)]<0
ogni qualvolta che e' c/u<v/c<1. I concetti di causa ed effetto
risulterebbero dunque scambiati, e si puo' quindi concludere affermando
l'impossibilita' di lanciare segnali con velocita' superiore a c
[riferimento ad A. Einstein, Ann. Phys. 23, 371 (1907)]."
W. Pauli "Teoria della relativita'", Bollati Boringhieri (2008) pag. 34.
Il "di piu'" che afferma Pauli, citando Einstein, sta proprio nell'estendere
l'impossibilita' di velocita' superluminali dai "corpi materiali" a
generiche "azioni" o "segnali". E' questa estensione che, messa nei termini
riportati sopra, va a mio avviso considerata necessariamente sbagliata.
La "barra" di cui parla Einstein nel 1907 direi che sia il riferimento K' di
Pauli.
> In altre parole la conclusione � che: segnali tachionici, causalit�
> dell'informazione e relativit� ristretta non possono sussistere tutte
> insieme.
Beh si', la conclusione vorrebbe essere questa. Ma non vedo come si possa
accettare.
Moeller arrivera' alla stessa tesi, ma fara' un discorso diverso.
Infatti "smontare" il discorso di Moeller e' un po' piu' complicato.
Ciao,
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Thu Oct 13 2011 - 19:52:53 CEST