Re: Per Elio Fabri e tutti

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sat, 26 Feb 2005 21:31:17 +0100

Ruggero Altair ha scritto:
> Salviati: "...e finalmente ho preso due palle, una di piombo ed una
> di sughero,
> ...
> Sagredo: "...
> e posto che il Sig. Simplicio sia restato appagato nell'intender ed
> ammettere come l'interna gravit� de i diversi mobili non abbia parte
> alcuna nel diversificar le velocit� loro,
> ...
> Quindi mi fido del fatto che Galileo non aveva ancora chiari i
> concetti delle due masse, per� aveva sicuramente chiara la questione
> che lega due corpi di diverso peso e materiale alla gravit�. Ed �
> questo che intendevo.
Va bene, ma avrai capito che io ho obiettato alla presentazione
antistorica del lavoro di Galileo.

G. non parla *mai* ne' di massa ne' di forza: non vede affatto il moto
dei gravi come caso "particolare" di moto di un corpo soggetto a forza.
Si potrebbe dire, un po' paradossalmente ma non troppo, che e' ancora
alquanto aristotelico; per es. non dice *mai* che i pianeti si muovono
perche' c'e' una forza. Il moto dei corpi celesti appare ancora
qualcosa di "spontaneo".
Nel brano che hai citato si stabilisce solo che il moto dei gravi e'
indipendente dalla natura del grave. Siamo lontanissimi dalla dinamica
di Newton, dalla gravita' come forza.

Del resto lo stesso Newton non parla di due masse: per lui c'e' *una
sola massa*, che definisce confusamente come "quantita' di materia".
Gli esperimenti che abbiamo detto, e altriargomenti, come il moto dei
satelliti di Giove, li usa per provare che _la forza di gravita' che un
corpo subisce e' proporzionale alla sua massa_.

> Secondo me quindi, ma � solo un opinione, al livello di Fisica 1 non
> solo si deve affrontare l'argomento, ma si dovrebbe anche far capire
> il perch� � importante. Poi, una volta spiegato e compreso, si pu�
> anche dire che � stato dimostrato a sufficienza che le due masse
> coincidono, e che questo crea molti problemi ;-) e chiudere la
> questione l�.
Su questo sono totalmente d'accordo, e se tu avessi avuto occasione di
sentire le mie lezioni di Fisica I, lo sapresti bene.
La cosa quasi umoristica di questa discussione e' che potrei passare
da parte vostra per uno che non capisce l'importanza del tema di cui
stiamo perlando, mentre e' proprio l'opposto!

Ieri pomeriggio ero a Siena, per una lezione a giovani insegnanti.
Parlavo tra l'altro di relazioni fisiche dedotte per via dimensionale,
e ho iniziato col caso del pendolo semplice.
Con un argomento dimensionale si tira fuori il periodo (a meno di
2pi) e quindi in particolare si trova che non dipende dalla massa.

A questo punto ti copio un brano della mia traccia:
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Nasce una domanda: abbiamo dunque _dimostrato_ che il periodo
non dipende dalla massa?
Il metodo dimensionale ha questa potenza?
La risposta e' no. In realta' avevamo gia' inserito di nascosto una
conoscenza fisica profonda, per il solo fatto di aver parlato di *una*
massa.

Con cio' abbiamo assunto l'identita' di massa inerziale e
gravitazionale, e questa gia' implica che il moto non puo' dipendere
dalla massa, perche' quando vado a scrivere la legge del moto, m si
cancella.
E' una legge generale che il moto in campo gravitazionale non dipende
dalla massa: nella nostra analisi dimensionale questa legge e' entrata
fin dall'inizio, e tanto valeva eliminare la massa dalle grandezze
rilevanti.
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Aleph ha scritto:
> Potrebbe dipendere dal fatto che il fisico pi� famoso di tutti i tempi
> (Einstein) ha fondato la sua teoria pi� importante (la R.G.) proprio
> sopra il Principio di Equivalenza .
Sei ironico?
(non lo devo dire, se no mi dici che sono sempre sulla difensiva :-) )

Ma il fatto e' che per enunciare il PE non e' affatto necessario
nominare le due masse, e del resto direi proprio che E. non le nomina.
E' anche per questo che avevo posto una domanda, restata senza
risposta: quando e dove e' nata la distinzione delle due masse?

> Molte delle nuove teorie della gravitazione, segnatamente la teoria
> delle delle stringhe nelle sue molte varianti, prevedono in effetti
> una violazione del P.E.
Perfetto, ma non ho che da ripetere quanto ho gia' scritto...
                           

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sat Feb 26 2005 - 21:31:17 CET

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