Re: violazione della causalità?

From: Tetis <ljetog_at_yahoo.it>
Date: Mon, 03 Oct 2011 23:16:41 +0200

Scriveva Bruno Cocciaro lunedì, 03/10/2011:
> "Tetis" ha scritto nel messaggio
> news:4e870e16$0$15660$4fafbaef_at_reader2.news.tin.it...
>
>> Non è un'idea nuova che la relatività potrebbe avere bisogno di una
>> integrazione, ma questo richiederebbe una violazione del principio di
>> relatività nella forma forte in cui è implicito nella relatività ristretta.
>
> Cosa intendi con "principio di relatività nella forma forte"?
>
> Ciao,

Intendo dire che un'estensione della relatività potrebbe passare per un
indebolimento del principio di relatività, per esempio il principio di
relatività è verificato in un certo ambito fenomenologico e non per
tutti gli esperimenti pensabili. Dove la delimitazione fenomenologica
può essere basata sulle energie in gioco, come è previsto in alcune
estensioni del modello standard in cui la simmetria di Lorentz è una
simmetria approssimata, oppure ad esempio da determinate
caratteristiche ancora non bene individuate delle particelle che
verificano la simmetria di Lorentz, che potrebbe rimanere esatta per un
intero settore della fisica delle particelle, ma richiedere delle
correzioni per altri settori (faccio un esempio senza pretesa
profetica, ma solo per dare sfogo all'immaginazione: materia oscura con
una velocità limite affatto differente dalla velocità della luce, ma
lorentziana al proprio interno).

Poi esiste un'altra possibilità: che il principio di relatività non sia
affatto violato in principio, ma risulti inapplicabile in un contesto
pratico per esempio per la difficoltà o per l'impossibilità pratica, ma
non di principio di ricreare delle condizioni al bordo del laboratorio
arbitrarie. Quest'ultima possibilità ricorda da vicino, mi sembra, le
problematiche della fisica prima dell'abbandono dell'etere ma non ha
più nulla a che fare con l'etere nell'accezione classica.

In alcune teorie di stringa la simmetria di Lorentz è una simmetria di
una parte dei campi (ricollegabili ai gravitoni di Feynmaniana memoria)
che a causa delle interazioni con gli altri campi risulta rotta
spontaneamente, la rottura spontanea della simmetria di Lorentz,
tuttavia si manifesta ad alta energia, e può o può non essere
universale, ovvero, dal momento che la teoria delle stringhe ammette
gruppi di simmetria più ampli è possibile considerare delle situazioni
in cui settori fenomenologici differenti danno luogo a diverse modalità
di rottura della simmetria di Lorentz ed alla definizione di diversi
valori delle costanti di velocità per i bosoni massless (di Goldstone)
del rispettivo settore. Questi settori fenomenologici potrebbero in
linea di principio coesistere fianco a fianco senza quasi interagire
fra loro, ma rimanendo entrambi visibili alla forza di gravità.

Naturalmente potrebbero esserci spiegazioni molto più semplici della
materia e persino dell'energia oscura e quasi certamente il singolo
risultato ottenuto da Opera non diventerà un motivo per abbandonare
teorie consolidate.

Received on Mon Oct 03 2011 - 23:16:41 CEST

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