Grazie Elio
Leggo le scienze da circa 20 anni e mi ero accorto di un certo
peggioramento..
Per� la cosa � comprensibile visto che in Italia la divulgazione
scientifica non interessa ormai a nessuno a meno di annunci
senzazionali (dolly, meteorite catastrofico, ufo, dna dei dinosauri,
etc.).
Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> wrote in message news:<cudtdn$227r$2_at_newsreader2.mclink.it>...
> Derfel ha scritto:
> > Le mie conoscenze risalgono alla scuola superiore (circa 20 anni fa)
> > quando mi dissero:
> > 1) I quasar sono dei buchi neri che emettono grandi quantit� di
> > radiazioni.
> > 2) Altrimenti non si sa cosa siano.
> Affermazioni del genre 2 anni fa erano pure congetture.
> I dati osservativi erano estremamente scarsi.
>
> Oggi va un po' meglio, e probabilmente si puo' ancora mantenere quella
> spiegazione.
> Mi mantengo prudente, perche' a mio parere le evidenze sperimentali
> circa l'esistenza di buchi neri al centro di galssie attive, anche se
> stanno crescendo, sono ancora provvisorie.
>
> Per la precisione: non sono i buchi neri che emettono radiazioni, ma e'
> la materia che ci cade dentro, che prima di raggiungere l'orizzonte
> degli eventi, dove scompare, viene riscaldata fortemente e quindi
> irraggia in modo assai intenso.
Era quello che mi avevano effettivamente detto, non mi sono spiegato
bene.
>
> > Sulla rivista Le scienze ho letto altre ipotesi come per esempio che
> > siano il risultato del contatto tra due universi (boh?) o qualcosa del
> > genere. Sinceramente non ho capito come due universi con leggi fisiche
> > differenti o addirittura che si manifestano su un numero di dimensioni
> > diverse possano interagire.
> Ti dico come la vedo io.
>
> Non e' in se' male che in ambito scientifico ci sia chi esplora le piu'
> varie possibilita', incluse quelle che possono sembrare folli.
> E' invece male che queste esplorazioni vengano proposte al pubblico
> generico in modo acritico, anzi con un bel po' di "chiasso" mediatico.
In effetti tra le diverse teorie presentate non si capisce quale sia
la pi� appoggiata in ambito accademico.
>
> Questa non e' piu' scienza e non e' piu' divulgazione.
> Purtroppo "Le Scienze" e anche "Scientific American" negli ultimi anni
> si sono messi su questa strada, per ovvie ragioni di mercato, direi :-<
> Non voglio dire che tutto quello che pubblicano sia di questo tipo, ma
> il guaio e' proprio qui: che il lettore sprovveduto non ha modo di
> selezionare le cose serie dalle sparate pubblicitarie.
> Un tempo "Scientific American" era una rivista si' divulgativa, ma
> assolutamente affidabile; oggi non piu'.
>
>
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> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
> ------------------------------
Ciao
Derfel
Received on Thu Feb 10 2005 - 14:12:14 CET
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