Re: miglior mezzo propagazione segnali

From: cesare fontana <cfontana_at_nexisonline.it>
Date: Thu, 10 Feb 2005 17:14:45 +0100

Andrea Menegolo wrote:

>
> non sono un elettronico e quindi � probabile che qualcosa mi "sfugga"
> prego chi ne sa pi� di me di correggermi.
>
> Bisognerebbe intanto rilevare che mentre il rame conduce segnali
> elettrici (gli elettroni liberi che si trovano all'interno del filo si
> muovono se sottoposti ad una differenza di potenziale), l'aria � un
> pessimo conduttore di elettricit�.
>
come detto nel mio precedente post questo non e' vero.


> Si devono distinguere allora i segnali trasmessi attraverso la rete
> telefonica (segnali elettrici) da quelli trasmessi dai ripetitori (onde
> elettromagnetiche come la luce, le onde radio, gli infrarossi) che tra
> l'altro si trasmetterebbero anche in assenza d'aria.
>
anche questo non e' vero.
l'unico dettaglio che non ho messo e' che una parte della rete
telefonica filtra i segnali in modo "pesante" rendendo una banda lorda
sul doppino si appena 4kHz.
questo, unito al rumore sia termico che di quantizzazione limita la
capacit� del canale su modem "classici" a meno di 64Kbps. la tecnologia
dsl salta questo filtraggio perche viene messo un apparato in centrale
prima dei filtri (dslam) e quindi permette di usare il doppino al
"massimo" delle sue capacit� (vedi mio post sui "modi").

> Per quanto riguarda la velocit� del segnale, so che le onde
> elettromagnetiche nell'aria si propagano ad una velocit� di poco
> inferiore alla velocit� della luce nel vuoto (ed in particolare ad una
> velocit� v = c/n dove c � la velocit� della luce nel vuoto ed n l'indice
> di rifrazione dell'aria), mentre il segnale telefonico si propaga ad una
> velocit� inferiore.
la velocit� e' uguale. un po' meno di quella sul vuoto sia per il
coassiale che per il doppino (dipnenda dal dielettrico)


Un esperimento al laboratorio con un cavo coassiale
> da 50 cm ti da una velocit� pari a circa v = c / 3 (a quanto mi ricordo,
> ma mi potrei sbagliare). E' bene ricordare che questa velocit� non si
> riferisce alla velocit� con cui gli elettroni si muovono nel conduttore,
> ma al tempo che trascorre tra l'invio del segnale ad un capo del filo e
> la ricezione del segnale dall'altra parte (per chiarire questo punto
> basta pensare ad una canna piena d'acqua: se spingo l'acqua da una parte
> dopo un brevissimo tempo all'altro capo esce, anche se la porzione
> d'acqua effettivamente spinta si pu� essere spostata anche di
> pochissimo.)
>

questo ha senso ma non mi risulta che il coassiale vada cosi' lento...
comunque basta vedere il rapporto fra la permettivit� dielettrica
dell'isolante del coassiale e quella del vuoto.


> A parte questo aspetto fisico, c'� da considerare anche l'aspetto pi�
> tecnico: il segnale televisivo molto probabilmente sfrutta una banda
> di frequenze molto maggiore di quella sfruttata dai modem per
> trasmettere il segnale digitale via internet. Se non mi sbaglio il
> miglioramento in termini di velocit� delle linee adsl rispetto a quelle
> analogiche � dovuto anche al fatto che la "nuova" tecnologia sfrutta una
> pi� ampia gamma di frequenze per trasmettere il segnale: � come
> aggiungere 10 corsie ad un'autostrada che ne aveva 2.

questo ha senso..
>
> prego chiunque ne sa pi� di me di correggermi!
>

ok
ciao.
Received on Thu Feb 10 2005 - 17:14:45 CET

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