On Sep 25, 10:46�am, transalp <trans..._at_no.spam> wrote:
> inbario ha scritto:
>
> > 20 cm. non 20 m.
>
> Per� effettivamente se la distanza fosse 20m di meno si spiegherebbero i
> 60ns di meno...
> A proposito faccio 2 domande probabilmente ingenue:
> - lo spazio in presenza di campo gravitazionale non tende a contrarsi?
> - gli orologi con cui hanno misurato il tempo, uno sul trasmettitore e
> uno sul ricevitore, sono uno a nord e uno a sud e quindi ruotano a
> velocit� diverse... non dovrebbero quindi misurare 2 tempi diversi?
>
> Certo il tunnel della Gelmini avrebbe fatto comodo, si potevano sparare
> insieme neutrini e fotoni per vedere chi arrivava prima :-)
Se avessero sbagliato le distanze di un fattore 100 non pensi che se
ne sarebbero accorti?
I due orologi (uno al cern e uno sotto il gran sasso) si riallineano
ogni secondo, la domanda che hai fatto tu l'hanno fatta anche al
seminario di proesentazione.
Grazie a questo continua ricalibrazione, l'errore di sincronia e'
stimato in 10^-15 secondi, quindi direi proprio che non possa esserci
dubbio sulla definizione corretta di collocazione temporale
contemporanea nei due sistemi, degli eventi partenza ed arrivo.
Casomai, va sviscerato per bene il punto in cui si analizzano le
statistiche dei fronti di arrivo e di chiusura degli impulsi. Stiamo
giocando sull'argine dei nanosecondi, e a quelle risoluzioni ache gli
spike di segnale piu' marcati che si conoscano sembrano collinette
arrotondate.
In effetti, tutto si gioca li, sula statistica diosservazione di
partenza e osservazione di arrivo dei fronti di segnale.
Received on Mon Sep 26 2011 - 16:02:49 CEST
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