Re: Attrazione gravitazionale....domanda banale...

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Fri, 21 Jan 2005 21:21:35 +0100

Tytan ha scritto:
> ....e spero non troppo stupida visto che non mi intendo molto di
> fisica e che posto su questo NG per la prima volta.
> Una domanda che mi sono sempre posto da molti anni ed alla quale non
> ho mai trovato risposta �: con quali mezzi l'attrazione gravitazionale
> esercita la propria forza? Mi spiego meglio.
> ...
La domanda non e' stupida, visto che angustio' anche Newton, il quale
da un lato scrisse "hypotheses non fingo" per intendere che non
avanzava ipotesi sulla natura e sull'azione della gravita',
accontentandosi del fatto che le sue leggi descrivessero bene i
fenomeni noti.
Ma dall'altro in privato, in una famosa lettera, scrisse anche (cito a
memoria) che solo una persona insensata potrebbe credere in un'azione
che si esercita istantaneamente a distanza.

Franco ha scritto:
> Cmq bisogna entrare nell'ottica che il fenomeno esiste e basta. Questo
> non � un non volere indagare la natura della forza gravitazionale. Ma
> semplicemente il constatare che � una cosa "naturale" il fatto che i
> corpi si attraggono tra loro.
>
> E' la nostra esperienza quotidiana che ci abitua a vedere sempre un
> "contatto" tra i corpi e quindi si possono applicare le forze per
> contatto. Nel caso della gravit� per es. non c'� bisogno del contatto.
> Questo � tutto.
Il suggerimento di Franco e' da un lato ineccepibile, dall'altro
insoddisfacente.

Mi spiego meglio: e' ineccepibile, perche' il riconoscere che le cose
sono come sono anche quando questo sembra andare contro qualche nostra
intuizione e' un passo essenziale per avanzare nel discorso
scientifico (in fisica in particolare).
Non cercare "spiegazioni nascoste", "forze sconosciute", o altri
fantasmi che periodicamente popolano l'immaginazione di chi prende
contatto ocon la fisica, e' necessario per entrare nella costruizione
della teoria e per capire il suo rapporto coi fatti.

D'altra parte questo "state contente umane genti al quia" non
soddisfa, e lo dimostra la storia della fisica. Proprio nel nostro
caso, se un Einstein non si fosse chiesto "che cosa c'e' sotto alle
strane proprieta' della gravitazione?" non avremmo avuto la
relativita' generale...

Ed e' un fatto che una delle caratteristiche della RG e' proprio quella
di "spiegare via" (traduzione maccheronica di "to explain away"
l'azione a distanza, sostituendola con la deformazione della goemetria
dello spazio tempo.

Banus ha scritto:
> La fisica moderna ricorre al concetto di campo. E' pi� semplice
> parlarne in riferimento all'elettromagnetismo. Una carica � attirata
> dall'altra perch� la carica "modifica" lo spazio con una "cosa" che
> chiamiamo campo elettrico, e questo campo produce una forza sull'altra
> carica. In relativit� generale addirittura campo gravitazionale e
> geometria dello spazio-tempo coincidono, al punto che sono
> rappresentati dalla stessa grandezza, il tensore metrico.
>
> Considera che la forza esercitata dal contatto della corda sul tronco
> non � che una conseguenza della repulsione elettrostatica fra elettroni
> del tronco e elettroni della corda. Tutte le interazioni conosciute
> infatti sono formulate in termini di teoria di campo.
Eppure la storia non finisce qui, perche' i concetto di campo sembra
richiedere un "mezzo". Infatti tu hai scritto che la cairca modifica
lo spazio, il che non e' meno misterioso dell'azione a distanza...

In realta' il concetto di campo e' relativamente antico, visto che
risale almeno ai primi dell'800. Einstein fa un passo in piu',
sostituendo il campo (che richiederebbe un mezzo, coi problemi che ne
conseguono circa il riferimento privilegiato...) con la
"sostanzializzazione" dello spazio-tempo.
Ed e' noto che per tutto il resto della sua vita tento' di ricondurre
a quest'idea anche le azioni elettromagnetiche, senza riuscirci.

La fisica piu' moderna, diciamo degli ultimi 70 anni, ha fatto un
altro passo: quello di vedere i campi come una descrizine
complementare alle particelle, e in questo senso renderli indipendenti
da un sostrato.

Nessuno ha scritto:
> Se non sbaglio, per quanto riguarda la forza di gravit�, si
> postulava l'esistenza di particelle dette gravitoni.. � un'eresia o
> qualcuno l'ha detto veramente?
Se per il campo e.m. esistono i fotoni, per quello gravitazionale
dovrebbero esistere i gravitoni.
Non sbagli, ma a questo punto il discorso si fa davvero difficile...

C'e' chi pensa che anche il campo grav. sia un campo come gli altri
(e.m. per esempio); magari con proprieta' un po' piu' complicate, ma
che dovrebbe essere assoggettato alla stessa procedura di
"quantizzazione".
Questa e' una visione alternativa rispetto alla sostanzializzazione
dello spazio-tempo che citavo sopra.

A questo livello il problema e' ancora insoluto, e certo nessuno ha
mai visto i gravitoni...
Ma del resto e' anche fuorviante credere che l'interazione fra due
cariche sia dovuta a uno scambio di fotoni. Anchein questo la cosa e'
un po' piu' complicata: non a caso si parla di "fotoni virtuali".
In questo NG ne abbiamo parlato piu' volte.
                                            

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Jan 21 2005 - 21:21:35 CET

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