Elio Fabri wrote:
>> Il ciclo di Carnot quasi
>> non lo insegno, perche' le "macchine" e i cicli in generale, dal punto
>> di vista pratico, sono troppo lontani da come i chimici utilizzano la
>> termodinamica. (Faccio "vedere" che l'entropia e' una funzione di
>> stato senza usare il ciclo di carnot)
> Non mi scandalizza affatto, visto che e' quello che feci anch'io
> nell'unica occasione in cui mi trovai a insegnare Fisica I per fisici
> per due anni, ormai quasi 15 anni fa.
Aggiungerei che fanno cos� anche i libri pi� seri di termodinamica (ad
es. lo Zemansky); certo che per capire cosa ci sia davvero dietro
all'enunciato di Caratheodory bisogna studiare un bel po' di roba,
oltretutto inutile (credo) per i non teorici.
> Di piu': scelsi di adottare la "convezione dei chimici" per il segno
> del lavoro, invece di quella degli ingegneri, con un argomento che
> forse non occorre spiegare.
> Le convenzioni sono arbitrarie, ma non sono neutre...
La convenzione dei chimici � L>0 per il lavoro compiuto sul sistema?
Per curiosit�, per quale motivo la preferisci?
--
ws
Received on Wed Jan 12 2005 - 23:14:04 CET