Enrico SMARGIASSI ha scritto:
> Aleph wrote:
> > Al di l� delle orrende cifre di morti, rimane comunque il fatto che i
> > bombardamenti indiscriminati sulle popolazioni civili furono ampiamente
> > praticati, in particolar modo dagli angloameicani, data la loro indiscussa
> > superiorit� di mezzi, sia in Europa sia in Giappone, molto prima degli
> > episodi di Hiroshima e Nagasaki.
> Pero' bisogna considerare due cose IMHO.
> La prima e' che non si tratta solo di fare il conto dei morti (e dei
> feriti, contaminati, ecc.). Altrimenti possiamo anche citare il fatto
> che probabilmente Tamerlano fece piu' morti in un giorno a Baghdad che
> le atomiche su Hiroshima, e con la semplice tecnologia della spada.
...
Esagerato :).
Comunque non mi pare che l'esempio sia calzante: io non ho proposto
un confronto tra civilt�, uomini ed epoche storiche differenti, ma
giustapposto gli atti concreti, destinati a realizzare massacri di massa
tra la popolazione civile di paesi nemici, compiuti dalla stessa civilt�,
dagli stessi uomini e nello stesso momento storico.
> Il
> punto e' che le bombe nucleari portano la tecnica della guerra ad un
> punto in cui e' possibile spazzar via la vita umana dalla Terra, e
> questo e' un salto qualitativo oltre che quantitativo.
...
Non nego le implicazioni generali sul piano etico e politico della
decisione di usare l'arma atomica contro il Giappone, ma tutto questo �
venuto, comprensibilmente, dopo.
...
> Usare per la
> prima volta le bombe significa fare un primo passo oltre uno spartiacque
> pericolosissimo, passo a cui per fortuna non ne seguirono altri.
Eppure siamo stati tutti (l'intera umanit�) per decenni, e potremmo
tornare a diventarlo in futuro, ostaggi nucleari nell'ambito di politiche
strategiche di deterrenza, durante la guerra fredda.
E' questa logica che ammette la possibilit� concreta dello sterminio
globale ad essere criminale. Se si accetta questo, e la gran parte dei
governi mondiali lo hanno accettato e lo accettano tuttora, non stupisce
che si possa giungere a esiti come quelli di Hiroshima e Nagasaki.
> La seconda e' che qualunque giustificazione si dia alla bomba di
> Hiroshima, la trovo inapplicabile a quella di Nagasaki, che venne
> gettata solo tre giorni dopo, e senza dunque lasciare il tempo materiale
> al Giappone di arrendersi. La piu' elementare umanita' avrebbe richiesto
> di lasciargli questa chance.
Ma io non ho intenzione di giustificare nulla, figurati. Dico solo che la
motivazione secondo cui le bombe nucleari sul Giappone furono un abominio
(ed effettivamente lo furono) perch� causarono numerosi morti non sta in
piedi.
Per quanto riguarda la pianificata distruzione di Dresda poi, ando un po'
come per Nagasaki: non era un obbiettivo militare strategico, non era
importante sul piano logistico o industriale, ma fu scelta lo stesso
perch� lo scopo era quello di creare il terrore, costi quel che costi, tra
le file nemiche.
Saluti,
Aleph
P.S.: Lo sapevi che Nagasaki fu scelta per caso? L'obbiettivo primario era
in realt� un'altra citt� giapponese di cui ora non ricordo il nome, ma al
momento decisivo risult� essree coperta dalle nubi e per non rischiare di
sbagliare l'obbiettivo fu scelta come ripiego Nagasaki in cui le
condizioni metorologiche erano migliori.
Mi viene da vomitare.
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Received on Fri Jan 07 2005 - 15:36:43 CET