Re: Sempre lei: teoria della relativita'

From: dan <dan_at_asdf.itr>
Date: Sat, 18 Dec 2004 10:14:03 GMT

                    Il 17 Dic 2004, 21:48, tepes81_at_NOSPAMemail.it (tepes81) ha scritto:
>
> divulgativo;
> > si "presuppone" che parlando di un testo scientifico adottato presso una
> > universita', e scritto da un ordinario di fisica, non debba contenere
errori
> > concettuali
>
>
> il "si presuppone" � un tu presupponi...
>
Il "si presuppone" e' oggettivo; non stiamo parlando della bibbia, ma di un
testo scientifico: le teorie esposte nel libro non sono di tipo fideistico,
ma sono state sottoposte ( e continuano ad esserlo) a prove sperimentali a
conferma del corretto schema teorico.
>
>
> Il punto � che ingegneria a roma *non* � il sapere, e te lo dice uno che
> ne fa parte... dovresti cercare di uscire dall'ottica che "me lo ha detto
> il prof" o "lo ha scritto il prof". In particolare l'implicazione
>
1- Se non ritieni la facolta' di ingegneria all'altezza del tuo *sapere*
nessuno ti obbliga ad iscrivertici o rimanerci; puoi sempre provare con
Harvard. Probabilmente non e' all'avanguardia, anche se c'e' da dire che
spesso, con i pochi mezzi a disposizione, si riescono ad ottenere piccoli
miracoli; e sicuramente molti si sforzano di insegnarti il meglio. E' vero
ci sono anche alcuni pecoroni ( ma questo e' un difetto della societa'
italiana, dove spesso si e' inamovibili dalle poltrone), ma non e' il caso
di Sette (e su questo scommetto che Fabri possa essere d'accordo).
  
2- Il prof. non mi ha detto niente che venga preso per oro colato; anzi una
delle prime cose che viene insegnato ad ingegneria e' lo sviluppo di una
capacita' critica, forse spesso portata all'eccesso; ma e' proprio questa
capacita' critica che permette di potere asserire alla fine del processo di
studio della materia (studio non significa imparare a memoria le formulette
sul libro, ma, laddove possibile, sperimentarle e quindi trovare un
riscontro diretto della teoria esposta), che permette di dire che la
formulazione del principio "ad oggi" e' corretto. E' alla fine di questo
processo che io posso anche dire "quanto e' scritto sul libro e' corretto";
se invece tu affermi che io ragiono nell'ottica del "lo ha scritto il prof",
evidentemente non conosci lo spirito che anima tale processo, e forse
faresti bene a rivedere il tuo modo di pensare.


> lo dice un ordinario -> � corretto
>
> ammette molti controesempi..
>
Non in questo caso.

   

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Received on Sat Dec 18 2004 - 11:14:03 CET

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