"CptKirk" <CptKirk_at_estranet.it> wrote in message
news:EZcxd.537178$35.22786794_at_news4.tin.it...
>
> "Bruno Cocciaro" ha scritto:
> >
> > A quel punto si "vede" il "paradosso".
>
> Mi sono dimenticato una domanda nell'altra risposta.
> In un tuo messaggio (in altra discussione) hai parlato
> degli aerei che partono in direzioni diverse...ma scusa,
> una volta calcolati gli effetti della gravit� (che non � uniforme)
> e della rotazione terrestre la direzione che prende l'aereo non �
> irrilevante? In pratica due aerei che viaggiano in senso opposto
> e ripulendo i risultati, lasciando solo l'effetto della velocit�,
> non ottengono lo stesso risultato negli orologi rispetto ad uno
> a terra?...mi sembrerebbe ovvi�.
Detta v la velocita' di un aereo rispetto alla Terra e -v la velocita'
dell'altro che va in verso opposto, allora la velocita' rispetto al
riferimento inerziale e' per un aereo pari a V+v e per l'altro aereo e' pari
a V-v, dove V e' la velocita' di rotazione della Terra (cioe' V=2*pigreco*
R/1 giorno, R=raggio della Terra). Rispetto al riferimento inerziale il moto
dei due orologi non e' equivalente: uno va a velocita' V+v, l'altro a
velocita' V-v. Sarebbero equivalenti se l'altro andasse a velocita' -V-v.
Ad ogni modo, il problema dei due aerei, come dicevo, e' piu' difficile. Io
non lo so trattare. Ci vuole la RG.
> Ciao!
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sun Dec 19 2004 - 22:38:04 CET