Re: Disappannare i vetri della macchina

From: Daniel <daniele.fua_at_unimib.it>
Date: Mon, 13 Dec 2004 13:03:50 GMT

Gustavo La Sorca wrote:
> Scusate la domanda, ma voi come disappannate i vetri della macchina? Con
> l'aria calda o con quella fredda?
>
> Perch� ho visto che a volte funziona l'una, a volte l'altra!
>
>
> Aiuto, non ci capisco nulla, questa cosa mi paralizza! :-)
>
> G. Lasorca

A parte il tuo nome che immagino sia falso e non stimola a risponderti,
il problema che poni ha un certo interesse specialmente se si
considerano tutti i vari aspetti, anche quelli che non citi.

Primo, perche' si appannano i vetri, in particolare quelli sporchi.

Secondo, perche' non si appannano quelli sui quali alcune particolari
sostanze vengono spalmate: saliva o sapone, per esempio.

Terzo, perche' e' possibile disappannare i vetri facendoci scorrere aria
sopra ma non sempre.

Cerco di essere molto conciso come al solito.

1) l'appannamento e' dato da goccioline microscopiche di acqua attaccate
alla superficie del vetro. Queste disturbano l'interfaccia aria/vetro
aggiungendo un mezzo con indice di rifrazione diverso e forma irregolare
che impedisce la trasmissione della luce in modo "ordinato" e da' luogo
alla diffusione dei fotoni in direzioni diverse.

2) le goccioline di acqua si formano se la pressione parziale di H2O
alla saturazione (pressione di vapore saturo) vicino alla superficie e'
minore della pressione parziale di H2O (pressione di vapore)
dell'ambiente. La pressione di vapore saturo vicino alla superficie
dipende solo dalla temperatura della superficie, la pressione di vapore
dell'ambiente dipende, invece e ovviamente, da quante molecole d'acqua
stanno nell'atmosfera in quel momento (umidita' specifica) e puo' essere
considerata piu' o meno costante nello spazio. Mito da sfatare: vicino
a una superficie fredda l'umidita' NON aumenta; e' la pressione di
saturazione che diminuisce.

3) se invece di condensare sotto forma di goccioline, l'acqua condensa
formando una pellicola uniforme sulla superficie del vetro, l'effetto
ottico e' meno vistoso, anzi quasi invisibile. Cio' puo' avvenire per
intervento di un elemento che altera le forze intermolecolari tra acqua
e vetro e non permette la formazione di gocce.

4) Conclusione: per evitare l'appannamento cosa si deve fare?
4a) alzare la pressione di vapore saturo vicino alla superficie
scaldandola; lo si puo' fare soffiandoci sopra aria calda presa
dall'ambiente, per esempio, ma non solo.
4b) soffiare sopra il vetro aria con umidita' specifica minore dell'aria
circostante; per esempio con aria in uscita da un condizionatore d'aria
utilizzato come essiccatore. In questo caso, in genere, l'aria e'
fredda. Nelle automobili, qualche volta, puo' bastare soffiare sul
vetro aria presa dall'esterno meno umida dell'aria interna dove la gente
respira.
4c) utilizzare un elemento che varia le forze intermolecolari acqua/vetro.

Nei casi 4a) e 4b) la velocita' dell'aria sulla superficie influisce sul
tempo di raggiungimento dello stato stazionario: solo sul tempo.

Daniele Fua'
Uni. Milano-Bicocca
Received on Mon Dec 13 2004 - 14:03:50 CET

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