"Tetis" <gianmarco100_at_inwind.it> wrote in message
news:82Z49Z155Z218Y1102796621X9297_at_usenet.libero.it...
> Il 11 Dic 2004, 00:24, "Bruno Cocciaro"
<b.cocciaro_at_comeg.it> ha scritto:
>
> > Non saprei cosa altro aggiungere dopo quanto detto nell'ultimo post.
> > Ho detto che la situazione e' simmetrica e sono entrato nei minimi
> dettagli
> > per articolare la mia tesi (dilungandomi anche troppo, generando mega su
> > mega).
>
> Come ho gi� detto le due situazioni sono esattamente simmetriche
> nelle ipotesi della relativit� ristretta.
Non saprei quali potrebbero essere ipotesi non della relativita' ristretta,
ad ogni modo, direi che su questa storia della simmetria si sia finalmente
concordato.
>Tuttavia se i versi degli assi nei
> due
> riferimenti sono concordi allora la velocit� del riferimento AIB risulta
> di segno opposto alla velocit� del riferimento CI'B'.
Anche questo direi che sia banalmente vero.
> La simmetria riguardo
> alle et� si pu� accertare dalla somma degli intervalli per il caso in cui
> C inverte la marcia e nel caso in cui � invece A a raggiungere C.
La simmetria sulla quale io invitavo all a riflettere e' quella che permette
di mettere in bocca all'osservatore fisso una qualsiasi affermazione che
potrebbe fare l'astronauta finche' i due riferimenti inerziali si mantengono
in moto uniforme (cioe' senza che ci sia il ricongiungimento fra A e C, come
nella situazione descritta da all). Cioe' all riteneva che "tutti" potessero
concordare nel dire che l'astronauta e' piu' giovane del tipo fisso in B, io
gli facevo notare che (finche' la situazione si mantiene simmetrica, cioe'
finche' l'astronauta non inverte la rotta) qualsiasi cosa potesse dire
l'astronauta confrontandosi con il tipo fisso in B potrebbe dirla anche il
tipo fisso in B confrontandosi con l'astronauta (a meno di asimmetrie
introdotte artificialmente come quella di ridurre uno dei due riferimenti ad
un solo punto).
> Vorrei che ti limitassi a rispondere a queste due domande.
>
> > ...
> > - ipotizziamo che una navicella X si muova con moto rettilineo
[...]
> Ovviamente la domanda �: sui due taccuini � segnata la stessa cosa??
Si' sui due taccuini e' segnata la stessa cosa, ma la domanda mi sembrerebbe
un po' come chiedere "sei sano di mente?" e io risponderei "Si', sono sano
di mente".
> L'altra domanda la pongo io: supponiamo che una volta raggiunto
> B del riferimento AIB, C si fermi. E' vero o non � vero (nota che adesso
il
> tono
> da pubblico ministero lo uso io, ma stai tranquillo che non ho mai
giudicato
> nessuno, e che tantomeno giudico negativamente i pubblici ministeri,
> anzi) che l'orologio di C risulta indietro rispetto all'orologio di D? Si
> assume
> ovviamente che l'orologio di C sia stato sincronizzato con l'orologio di A
> al
> momento della partenza e che gli orologi di A e di B siano stati
> sincronizzati
> come suggerito da all. E' vero o non � vero che se C non si fermasse il
> tempo che C legge nel momento in cui passa nei pressi di B � maggiore
> del tempo che C pu� leggere sul proprio orologio nello stesso istante?
Perfetto, questa e' una domanda interessante (a parte il fatto che non ho
capito se tu intendi che C si fermi su B o no; ad ogni modo quello che C
legge su B, e anche quello che legge sul proprio orologio, non dipende certo
da se si ferma o meno)!
Alla domanda ho gia' risposto da tempo, ad ogni modo, visto che lo chiedi,
evidentemente non era chiara la risposta che ripeto:
***una qualsiasi risposta e' priva di senso fisico***
in quanto l'istante che C leggera' su B ***dipende*** dalla sincronizzazione
scelta nel riferimento AIB. Se si assume la sincronizzazione standard allora
e' vero che C leggera' su B un istante superiore a quello che legge sul
proprio orologio.
Questo fatto comunque ***non ha nulla a che fare*** con il paradosso dei
gemelli che descrive un ***fatto non vuoto dal punto di vista fisico***
cioe' descrive qualcosa di non convenzionale (a fine viaggio di andata e
ritorno, indipendentemente dalle convenzioni adottate, un gemello risultera'
piu' giovane dell'altro).
Si puo' inoltre aggiungere (a sottolineare la simmetria della situazione in
esame) che il punto A, che originariamente si era sincronizzato con C,
arrivera' ad un certo istante nel punto H del riferimento HC (i due
riferimenti inerziali, HC e AIB, sono in moto relativo). Quando A arrivera'
su H leggera' sull'orologio di H un istante maggiore dell'istante che
leggera' sul proprio orologio nella ipotesi che gli orologi del riferimento
HC siano stati sincronizzati secondo la relazione standard, pero', essendo
la relazione standard di sincronizzazione una convenzione, la proposizione
"quando A arrivera' su H leggera' li' un istante maggiore dell'istante che
leggera' sul proprio orologio" e' priva di senso fisico.
Dal fatto che poni la seconda domanda ne deduco che ignori la tematica della
convenzionalita' della simultaneita'. Ho mandato qualche post fa una serie
di riferimenti sull'argomento, uno dei quali reperibile online. Inoltre ho
ricordato il mio post dell'agosto 2003 su isf nel quale riportavo un ampio
stralcio di un saggio di Boniolo e Dorato nel quale veniva presentata la
questione (li' viene presentata come se fosse ancora aperta ma io non ho
piu' ormai alcun dubbio sul fatto che sia chiusa. Cioe' penso che chi
ritiene la questione ancora aperta (cioe' chi ritiene che possa darsi una
qualche risposta non vuota dal punto di fisico alla tua seconda domanda) non
ha capito, o non conosce, le argomentazioni di Anderson e Stedman (i quali
rimandano a Moeller)).
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sun Dec 12 2004 - 01:05:33 CET