Il 08 Dic 2004, 17:34, "Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> ha scritto:
> > Ad esser pignoli le due situazioni
> > non sono proprio simmetriche. Infatti per ottenere la stessa descrizione
> > simmetrica occorre numerare i metri sul riferimento di C in verso
> > contrario ai metri sul riferimento AIB.
>
> No, anche questa cosa e' simmetrica e anche questo punto lo riprendo in
> seguito.
Che non e' simmetrica si vede dal fatto che nell'astronave
la velocita' di un punto del riferimento, A poniamo sarebbe
di segno controria alla velocita' di un punto dell'astronave
misurata da AIB. Inoltre nel seguito dici che all considera una
situazione in cui l'astronauto passa prima da B al tempo tc1 e
poi da I al tempo tc1+5anni. E' tutto il contrario di quello che
ha scritto all:
>Ho provato ad inventarmi una situazione che credo abbia le stesse
>implicazioni del paradosso dei gemelli nel quale non mi pare si introducano
>asimmetrie, e nel quale si utilizza solo ed esclusivamente il moto
>rettilineo uniforme.
>Lungo una retta stabiliamo due punti A e B distanti 10 anni luce. Abbiamo
>inoltre un punto I a met� strada tra A e B e un punto I' a met� strada tra
I
>e B. Dal punto I' vengono mandati contemporaneamente due segnali luminosi
in
>direzione di I e di B; due osservatori che si trovano appunto in I e B
>rilevano il segnale e fanno partire un orologio: credo che si possa
>affermare che gli orologi di I e di B sono sincronizzati. A questo punto un
>astronauta parte da A raggiunge brevemente una velocit� prossima a quella
>della luce dopo di che e prosegue lungo la retta con moto rettillineo
>uniforme. Quando passa da I ne legge il suo orologio. Quando passa da B ne
>legge il suo orologio. La lettura fatta nell'orologio B dovrebbe indicare
>poco pi� di 5 anni di differenza rispetto a quella di I, pertanto
>l'astronauta ne deduce: "dato che I e B sono sincronizzati e sono sullo
>stesso sistema inerziale, nel tempo in cui io sono passato da I a B la
>persona che era su I � invecchiata 5 anni". Ma l'astronauta � invecchiato
>solo di pochi minuti.
>Qui non ci sono sbatacchiamenti e non mi pare ci siano neppure
"asimmetrie",
>� tutto basato sul moto rettilineo uniforme dell'astronauta e sulla
>sincronizzazione di I e B. La RR � in grado di dare una spiegazione a
questo
>o � necessario tirare in ballo la RG?
Tu invece gli attribuisci questo:
>Ripeto infine la proposizione che diceva all nel suo primo post e a seguire
>la sua corrispondente (che mostra la perfetta simmetria della situazione
>descritta da all):
>dice all:
>"l'astronauta, As, vede B segnare tc1 quando il suo orologio segna t1, poi
>vede I segnare tc1+5 anni quando il suo orologio segna t1+pochi minuti.
>L'astronauta ne conclude di essere invecchiato meno di B";
>a notare la perfetta simmetria si potrebbe (e si *dovrebbe* per avere una
>piena comprensione) aggiungere:
>"Il tipo fisso in B vede l'astronauta, As, segnare t1 quando il suo
orologio
>segna tc1, poi vede H segnare t1+5 anni quando il suo orologio segna
>tc1+pochi minuti. Il tipo fisso in B ne conclude di essere invecchiato meno
> > Ora uno degli aspetti
> > controintuitivi della relativita' e' che come il riferimento AIB
> > registra una differenza crescente a favore della gioventu' di C diciamo,
> > la stessa identica cosa registra il riferimento solidale con C a favore
> > della gioventu' di A, I e B. Qual'e' il retaggio di intuizione che ci fa
> > apparire strana questa situazione? E' il fatto che nel mondo newtoniano
> > il fatto che due eventi avvengano nello stesso momento e' una questione
> > ben posta ed assoluta. Non cosi' nel mondo della relativita' ristretta.
>
> Infatti e' proprio questo l'errore che all mostra di fare continuamente
> quando usa parole come "a questo punto" in maniera troppo disinvolta. Se
> avesse chiaro l'aspetto di cui parli sopra (cioe' se avesse chiara la
> relativita' della simultaneita') userebbe quelle parole con piu' cautela
> (oltre che correttamente).
E sara' come vuoi dimostrare tu vedrai.
> dice una cosa sbagliata. E non si tratta di un aspetto secondario delle
cose
> che dice: e' proprio il succo di cio' che dice.
> Io sto provando a convincerlo del fatto che le implicazioni del paradosso
> dei gemelli (situazione asimmetrica) ***non possono*** aversi nella
> situazione (simmetrica) descritta da lui.
Non ha mai descritto una situazione simmetrica. Pensaci: simmetria fra
quali termini di paragone? C si muove rispetto ad un riferimento. I punti
del riferimento sono fermi rispetto al riferimento.
> > Se cosi' fosse trovo questo atteggiamento puramente
> > violento, orientato a generare confusione e senso di errore piuttosto
> > che fiducia nelle proprie argomentazioni e piacere della scoperta.
> > Oppure, aggiungo, e' solo che Bruno non ha capito la situazione
> > descritta da all.
>
> Certo, la fiducia nelle proprie argomentazioni, quando queste sono
corrette,
> va coltivata, ma non e' questo il caso. All dovrebbe proprio curare il
senso
> di errore, dovrebbe cioe' capire dove e' che sta sbagliando.
> Fargli notare che esattamente la stessa frase che pronuncia l'astronauta
> potrebbe (per gli stessi motivi) pronunciarla anche il tipo fisso in B
> (essendo la situazione perfettamente simmetrica) potrebbe essere, per come
> la vedo io, di aiuto per all.
> Invece si potrebbe aumentare la sua confusione facendogli notare
asimmetrie
> inesistenti o facendogli notare differenze inesistenti fra situazioni
> identiche.
C non ha, essendo l'unico in moto rispetto al
riferimento AIB, come e' nella situazione descritta da all,
nessuna possibilita' di fare le osservazione che fanno
tutti nel riferimento dove e' stata scelta una convenzione
di sincronizzazione. Osservazioni che convalidano l'impressione
oggettiva che l'orologio di C accumuli meno minuti rispetto agli
orologi del riferimento AIB. Cioe' C non puo' che leggere il proprio
orologio e quelli del riferimento e notare che gli orologi del riferimento
sono piu' avanti del suo orologio. La stessa identica cosa che nota
ciascuno nel riferimento AIB. Che l'orologio di C e' sempre indietro
rispetto
ai loro orologi. Quindi sia AIB che C notano lo stesso fenomeno. Se ora
C si fermasse e tornasse indietro. Avrebbe accumulato un rallentamento.
Tutto quello che si puo' obiettare ad all e' che la sostanza del principio
di
relativita' non si puo' evincere da questo esperimento mentale ed infatti
il fenomeno dei gemelli non dovrebbe essere altro che un semplice esercizio.
E per quanto ne sappiamo da quello che ha scritto potrebbe essere
esattamente
questa la situazione.
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Received on Thu Dec 09 2004 - 18:38:48 CET