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From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Tue, 7 Dec 2004 13:48:00 +0000 (UTC)

"Bruno Cocciaro" <b.cocciaro_at_comeg.it> wrote in message
news:31k2slF3clsdkU1_at_individual.net

> Un problema nel punto riportato sopra e' nelle parole "in quell' istante".
> Ricorderai che su parole del genere avevo aperto la questione qualche post
> fa. Li' dicevi "a questo punto". Il problema e' che intuitivamente ci viene
> da dare una accezione assoluta alla cognizione di tempo, cosi' che ci pare
> che dire "in quell'istante" sia dire una cosa ovvia, invece non lo e'.

Solo ti faccio ancora notare che stai facendo una scommessa al
ribasso su quello che all ha capito. Se tu vincerai questa scommessa
ne riceverai in premio una gran confusione nel tuo interlocutore.
Fino a questo punto all non ha minimamente fatto ricorso ad alcuna
nozione assoluta di simultaneita'. Sei tu che stai portando
il discorso su un'altra situazione. La questione e' ben chiara.
Fra la misura del tempo fatta da C e la misura dei tempi fatta nel
riferimento AIB non c'e' simmetria. Perche' uno e' un tempo assoluto
che tutti riconoscono allo stesso modo. Gli altri sono tempi
relativi ad una scelta di coordinate spazio temporali e sono
tempi misurati da orologi differenti. Non di meno questa situazione
illustra correttamente il fenomeno nell'ipotesi che AIB si mantengano
solidali sempre con il riferimento interziale. Cosa succede se invece
ad un certo punto A parte per raggiungere C? Accordata ad all la
facolta' di pianificare in anticipo la partenza di A e' ben noto
anche il momento in cui, a meno di cambiamenti di programma, A
prendera' il volo. Una proprieta' geometrica valida in questo
genere di sistema di coordinate spaziali e temporali ci dice che
nel momento in cui A raggiunge C il suo orologio risultera' indietro
rispetto all'orologio di C, nonostante che nel momento in cui
e' prevista la partenza di A il suo orologio fosse piu' avanti
rispetto al tempo che veniva segnalato dall'orologio di C.
Fino a quando non si fa intervenire un'altra nozione di
sincronizzazione, relativa ad un altro riferimento non ci sono
ambiguita', e' ben chiaro cosa significa "nel momento in cui". Ancora
una volta mi sto avvalendo di una scelta convenzionale di
simultaneita',
ma questa scelta e' continuamente verificabile ed accordabile per mezzo
di comunicazioni, non piu' veloci della luce, fra i punti del
riferimento. Ed ha un valore oggettivo. Conclusione: se supponiamo
che A parta dopo cinque anni, quando per C sono ancora passati pochi
minuti dal momento della partenza, si verifica che quando raggiungera'
C per C saranno nel frattempo passati non meno di cinque anni.
Per una prima intuizione di questo fatto basta fare un disegno
in due coordinate, e notare che la retta che segnala il moto asintotico
di A non puo' essere piu' inclinata della retta che segnala la
propagazione della luce. Questo significa che A e C si incontreranno
quando nel riferimento AIB saranno tutti vecchissimi. Quanto vecchi?
Dipende dalla velocita' a cui si e' mosso e continua a muoversi C.
Se chiamiamo beta il rapporto fra la velocita' di C e la velocita'
della luce, allora l'incontro avviene non prima di 5anni/(1-beta).
Esercizio: noto il rapporto fra il tempo trascorso per il signor
C ed il tempo trascorso per il signor A trovare un limite inferiore
per il tempo, nel riferimento AIC, necessario perche' A raggiunga C.


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Received on Tue Dec 07 2004 - 14:48:00 CET

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