"cUpY`" <antonio.grecoANTl-SP4M_at_email.it> ha scritto:
> Ma a questo punto, non riesco pi� ad immaginarmela questa benedetta
> relativit�. Come si spiega che entrambi vediamo l'altro a rallentatore?
> E perch� durante la decelerazione e riaccelerazione (cambiamento di rotta)
> quello a terra viene visto veloce?
>
> Capisco che pu� essere frustrante stare appresso a delle palle al piede
> come
> noi, quindi capir� se non mi risponderai.
Credo di essere messo peggio di te in fisica...quindi mi aggancio (sempre
che
passi) al tuo messaggio per chiedere anch'io a Dumbo di spiegare 'sta cosa.
Soprattutto se non pu� essere solo una "malalettura" delle
equazioni....insomma
finch� non lo sperimentano la cosa sembra assurda.
Intanto do, a chi vuol leggerlo e non � addentro alla questione, una
spiegazione
da un sito di fisica che tratta proprio questa cosa.
http://www.vialattea.net/esperti/fis/vel_luce.html
Ci� che pi� rende strana la cosa � la questione dei risultati finali.
Einstein ha detto che un essere che viaggia vicino alla velocit� della luce
vive un tempo rallentato* (non per se) rispetto ad uno che viaggia a
velocit� "normali". Fin qui ok, sembra strano, ma se � stato provato
vuol dire che sar� cos� (in fondo siamo abituati a cose incredibili ;-).
Ora se si prende per vera 'sta cosa � logico pensare che quello
pi� lento veda il "rallentato"...rallentato e quello pi� veloce (con
l'astronave), veda l'altro, pi� veloce (con i ritmi biologici) .
Mi sembra che non farebbe una grinza.
Per�, sempre secondo la lettura (non a caso) della relativit�,
si afferma che non � cos�...?!?
Potrei cercare una risposta nel fatto che il fenomeno di diversa
et� finale sia motivato nel solo tratto di accelerazione e decelerazione,
ma questo non spiega il perch� la durata del viaggio a velocit�
uniforme sia rilevante nel determinare la sfasatura di et�
dei due (mi scoccia tirarli in ballo, ma servono) gemelli.
Insomma se la sfasatura di et� dei due gemelli fosse dovuta
solo all'accelerazione ed alla decelerazione si dovrebbe tener
conto solo del tempo di quelli, infischiandosene della durata
totale (se i gemelli fossero tre e due partono separati facendo
le stesse acc. e dec. ma con diversa lunghezza di percorso
dovrebbero per� essere "coetanei" i due viaggiatori e pi�
vecchio quello che rimane a casa). Il fenomeno del vedersi
a vicenda rallentati potrebbe essere un altro fenomeno particolare
da accettare (come il rallentamento del tempo per chi viaggia)
come se fosse un effetto ottico....e ci si metterebbe l'anima in pace.
"Ma non finisce mica qui" (Cit)....sarebbe semplice.
Non mi torna comunque.
Mettiamo che il viaggiatore viaggi a velocit� tale che un
anno gli duri solo un'ora, come farebbe a vedere in un'ora
biologica (quando scende dall'astronave ha solo un'ora in pi�)
il fratello che sta vivendo un anno e pure rallentato?
Chiaramente non state a sottilizzare su eventuali errori dei tempi
citati a mo' di esempio.
Non � che il viaggiatore veloce (v) vede s� il fratello (l) rallentato,
ma solo per un'ora. Cio� nel viaggio che dura un anno (v)
vede ci� che fa (l) solo per l'ora che segue la sua partenza e
la vede al rallentatore, mentre (l) vede ci� che fa (v) per un'ora
(non � che ne vive di pi�) per un anno. Cos� mi pare
tornerebbe ..ma forse � solo l'ora ed il sonno che me lo fa
credere ;-)
*minore
Ciao!
Received on Wed Dec 08 2004 - 02:35:03 CET