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From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: Mon, 06 Dec 2004 17:53:51 GMT

"rez" <rez_at_rez.localhost> ha scritto nel messaggio
news:slrncr4hc7.166.rez_at_p900.mizar...
> On Sat, 04 Dec 2004 20:54:29 +0100, Elio Fabri wrote:

> >Non che la differenza degli orologi dipenda dall'accelerazione.

> Eppur si muovOPS.. Eppur dipende;-)
> Dipende dal "dipende", perche' dipendere dipende
> certamente, non puo` esserci dubbio.

allora proviamo a dire cos�:
l' accelerazione non determina l'entit� della
differenza, per� permette che la differenza ci sia
(o forse � meglio dire: permette che sia osservabile...
ma sul piano fisico penso sia la stessa cosa).

In questo senso, e solo in questo, si pu� dire che la
differenza dipende dall'accelerazione: ma non nel senso
che ne � determinata (come valore numerico, intendo).
Che ne pensi?

Chiaramente stiamo parlando di accelerazione
assoluta, cio� rivelabile con osservazioni interne
al sistema. Ma su questo punto mi pare che siamo
tutti d' accordo qui nel thread. O mi pare male?

> La linea oraria di chi parte, chi la piega se non
> l'accelerazione?

certo, ma questa "piegatura" risolve il paradosso
solo se parliamo di accelerazione assoluta.
In termini newtoniani, la riferisci allo spazio
assoluto; in termini machiani, alle galassie lontane...
ma devi comunque uscire dalla cinematica pura e
introdurre un fattore dinamico.

Dire che la linea oraria dell' astronauta � una
curva e quella della terra no, non credo che possa
bastare per spiegare la differenza finale delle et�,
perch� puoi sempre capovolgere la frittata
(finch� resti nella sola cinematica) e dire:
nel sistema di riferimento del razzo, � la terra
che ha una linea oraria curva mentre l'astronauta ce l'ha
rettilinea.

Detto in altre parole:
� vero che chi sta a terra vede l'astronauta andare,
invertire la marcia e tornare, ma � altrettanto
vero che l'astronauta dice la stessa cosa riguardo alla
terra: la vede allontanarsi, poi invertire il senso del moto
e poi avvicinarsi. La simmetria si rompe solo se qualcuno
" si rompe il naso " cio� se in uno dei due sistemi compaiono
forze inerziali: sono queste a definire inequivocabilmente chi
� _realmente_ accelerato e chi no; e siccome le forze di inerzia
appartengono alla dinamica, ecco che siamo gi� oltre la cinematica.

E' un po' (permettimi la divagazione) come quando uno
dice: " i sistemi eliocentrico e geocentrico hanno lo
stesso valore perch� a causa della relativit� dei moti
non si pu� dire quale dei due sia vero e quale falso "
Ovviamente non sono i fisici che lo dicono, ma certi
filosofi :-(

Il loro errore sta nel ragionare con la sola cinematica.
La gravit� (concetto dinamico) spezza la simmetria
e d� ragione a Copernico. Ma evidentemente ci sono
dei filosofi che negano l'esistenza della gravit�, anche
se poi, chiss� perch�, quando escono di casa imboccano
sempre la porta e mai la finestra...

> "Ut nasus, sic acceleratio"

grandioso! da scolpire nel bronzo :-)

Corrado
Received on Mon Dec 06 2004 - 18:53:51 CET

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