(wrong string) �

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Sat, 04 Dec 2004 15:25:45 GMT

                    Il 04 Dic 2004, 02:38, rez <rez_at_rez.localhost> ha scritto:
> On Fri, 03 Dec 2004 12:50:36 GMT, Tetis wrote:
> >rez wrote:
>
> >>Silenzio, assenso.
>
> >Beh questa e' la tua ipotesi.
> >Non la condivido.
>
> Piu` che fare una battuta, ho voluto riportare la
> consuetudine di Usenet - ora in via di estinzione -
> secondo la quale, per risparmiar banda, ci si regola
> proprio cosi`.

Vedo con piacere che sei sempre molto portato per
i sofismi para-illusionistici. :-) Il dico non dico e le
sottigliezze pseudo andreottiane. Per quel che dici in
seguito vale lo stesso discorso. O vuoi forse negargli
la contrazione relativistica dei tempi? Di quali tempi
vai parlando quando ogni oggetto in moto si porta il
suo riferiemento tangente lo specificherai poi su
richiesta, eventualmente fosse conveniente allo scopo
di cascare sempre in piedi.


-cut-
>>perche' i riferimenti necessari per
>>descrivere un viaggio di andata e ritorno e la permanenza dell'altro
>>gemello sono piu' di due, sono tre, il fatto che gli intervalli di tempo
>>proprio
>>possano essere relazionati gli uni agli altri confrontanto un certo
insieme
>>di fenomeni relativi non risolve la difficolta' di trattare in RR il
>>punto di vista di un sistema accelerato, ma fa capire che descrivere
>>il fenomeno in termini di contrazioni relative richiede una contorsione
>>mentale superflua.

> Di Riferimenti per il viaggio, andata e ritorno, ce
> ne vuole uno solo, ad esempio l'aeroporto.
> Con due ce n'e` gia` uno di troppo:)

> Il moto dell'astronauta devi etichettarlo in RR come
> moto relativo puntiforme accelerato, magari come per
> le particelle nei ciclotroni:-)

Allora su questo sei finalmente d'accordo con quel che
dico. Il tempo proprio e' una proprieta' geometrica intrinseca
che puoi ritrovare nella geometria inerziale del
riferimento inerziale che piu' ti aggrada. Niente sbatacchiamenti,
neh. E siccome il riferimento e' uno solo niente contrazione di
Lorentz, neh.

> Caspita.. allora, alla salute della tua tastiera d'oro!
> 8-]

:-) E della tua golden age.


> >La Turtle Pascal TM e' arrivata prima o piu' tardi? Non ricordo.
> >La tartaruga di Lauzi forse prima ancora.
>
> Non ricordo le date.. col Pascal +o- fine anni '80.

Eh... allora sono eoni. Spectrum Z80 1980 puo' essere?
Lo Z80 era invece un processore molto pi� evoluto e fu utilizzato
ampiamente negli anni successivi come unit� di controllo nelle pi�
disparate schede elettroniche. La sua struttura interna era molto pi�
ricca di registri e di istruzioni ed infatti derivava dal processore 8080
che rappresenta il precursore della famiglia Intel x86. Tipicamente
era disponibile a 4.7MHz. Lo Spectrum in Russia fece la sua prima
comparsa nel 1987. Il primo prodotto largamente diffuso fu il Moscow
nel 1988. Il successivo "Baltic" venne venduto meno in quanto era meno
compatibile dell'originale e aveva un processore a 4Mhz un po' piu' veloce
dello Z80 rendendo alcuni giochi/programmi piu' difficili da usare.
Nel 1989 comparve il Moscow 128 che era una copia esatta dello
Spectrum 128. Disponibile l'interfaccia stampante programmabile,
TV-RGB out, il "System socket" (ovvero la porta di espansione), chip
musicale (forse l'AY) e controller floppy.

> --
> Ciao, | Attenzione! campo "Reply-To:" alterato |
> Remigio Zedda | posta: ti.ilacsit_at_zoigimer <-- dx/sn ;^) |
>
> -- GNU/Linux 2.4.25 su Slackware 9.1
>
          

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Sat Dec 04 2004 - 16:25:45 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:22 CET