>Comunque i miei dubbi sono questi:
>
>1) Mi pare di capire che in base alla relativit� ristretta non � possibile
>stabilire lo stato di moto o di quiete di un corpo.
Citiamo direttamente l'autore:
Salviati. Riserratevi con qualche amico nella maggiore stanza che sia
sotto coverta di alcun gran naviglio, e quivi fate d'aver mosche,
farfalle e simili animaletti volanti; siavi anco un gran vaso d'acqua,
e dentrovi de' pescetti; sospendasi anco in alto qualche secchiello,
che a goccia a goccia vada versando dell'acqua in un altro vaso di
angusta bocca che sia posto a basso; e stando ferma la nave, osservate
deligentemente come quelli animaletti volanti con pari velocit� vanno
verso tutte le parti della stanza. I pesci si vedranno andar notando
indifferentemente per tutti i versi, le stille cadenti entreranno
tutte nel vaso sottoposto; e voi gettando all'amico alcuna cosa, non
pi� gagliardamente la dovrete gettare verso quella parte che verso
questa, quando le lontananze sieno eguali; e saltando voi, come si
dice, a pi� giunti, eguali spazii passerete verso tutti le parti.
Osservate che avrete diligentemente tutte queste cose, bench� niun
dubbio ci sia che mentre il vascello sta fermo non debbano succeder
cos�: fate muover la nave con quanta si voglia velocit�; ch� (pur che
il moto sia uniforme e non fluttuante in qua e in l�) voi non
riconoscerete una minima mutazione in tutti li nominati effetti; e da
alcuno di quelli potrete comprender se la nave cammina, o pure sta
ferma. Voi saltando passerete nel tavolato i medesimi spazii che
prima; n� perch� la nave si muova velocissimamente, farete maggior
salti verso la poppa che verso la prua, bench� nel tempo che voi state
in aria il tavolato sottopostovi scorra verso la parte contraria al
vostro salto; e gettando alcuna cosa al compagno, non con pi� forza
bisogner� tirarla per arrivarlo, se egli sar� verso la prua e voi
verso poppa che se voi foste situati per l'opposito: le gocciole
cadranno come prima nel vaso inferiore senza caderne pur una verso
poppa bench� mentra la gocciola � per aria, la nave scorra molto
palmi; i pesci nella loro acqua non con pi� fatica noteranno verso la
precedente che verso la susseguente parte del vaso; ma con pari
agevolezza verranno al cibo qualsivoglia luogo dell'orlo del vaso; e
finalmente le farfalle e le mosche continueranno i lor voli
indifferentemente verso tutte le parti; ne mai accader� che si
riduchino verso la parete che riguarda la poppa, quasi che fussero
stracche in tener dietro al veloce corso della nave, dalla quale per
lungo tempo trattenendosi per aria saranno state separate; e se,
abbrucciando alcuna lagrima d'incenso, si far� un poco di fumo,
vedrassi ascendere in alto, ed in guisa di nugoletta trattenervisi, e
indifferentemente muoversi non pi� verso questa che quella parte; e di
tutta questa corrispondenza d'effetti ne � cagione l'esser il moto
della nave comune a tutte le cose contenute in essa, ed all'aria
ancora; che perci� dissi io che si stesse sotto coverta, che quando si
stesse di sopra e nell'aria aperta e non seguace del corso della nave,
differenze pi� o meno notabili si vederebbero in alcuni degli effetti
nominati; e non � dubbio che il fumo resterebbe in dietro quanto
l'aria stessa, le mosche parimenti e le farfalle, impedite dall'aria,
non potrebber seguire il moto della nave, quando da essa per ispazio
assai notabile si separassero, ma trattenendovisi vicine perch� la
nave stessa, come di fabbrica anfrattuosa, porta seco parte dell'aria
sua prossima, senza intoppo o fatica seguirebbon la nave; e per simil
cagione veggiamo tal volta nel correr la posta le mosche importune e i
tafani seguir i cavalli, volandogli ora in questa ed ora in quella
parte del corpo; ma nelle gocciole cadenti pochissima sarebbe la
differenza, e nei salti e nei proietti gravi del tutto impercettibile.
Sagredo. Queste osservazioni, ancorch� navigando non mi sia venuto in
mente di farle a posta, tuttavia son pi� che sicuro che succederanno
nella maniera raccontata; in confermazione di che mi ricordo essermi
cento volte trovato, essendo nella mia camera, a domandar se la nave
camminava o stava ferma; e talvolta, essendo sopra fantasia, ho
creduto che ella andasse per un verso, mentre il moto era al
contrario.
Galileo Galilei, Dialogo di Galileo Galilei, Linceo matematico
straordinario dello studio di Pisa e filosofo, e matematico primario
del Serenissimo Gran Duca di Toscana. Dove nei congressi di quattro
giornate si discorre sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico,
e copernicano. Landini, Fiorenza (1632)
Received on Tue Nov 30 2004 - 20:23:16 CET
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