Re: Parodosso termotecnico.

From: Mino Saccone <mino.saccone_at_fastwebnet.it>
Date: Wed, 1 Dec 2004 19:24:04 +0100

"Fabrizio Cattaneo" <fcattaneo_at_inwind.it> ha scritto nel messaggio
news:coinp5$rma$1_at_lacerta.tiscalinet.it...
> Su un N.G. e' apparso di recente un tread dove alcuni sostengono che
> l'aumento esagerato di una coibentazione posta su di un tubo allo scopo di
> isolarlo termicamente, porta addirittura ad un svantaggio nell'isolamento.
>
> In pratica la dissipazione termica diminuisce all'aumentare dello spessore
> del materiale coibente fino ad un certo punto ( definito raggio critico )
> dopo del quale un ulteriore aumento determina un aumento della
dissipazione
> dovuto alla maggior superficie risultante.
>
> Addirittura si e' arrivati a supporre ( anche con una dimostrazione
> matematica di cui io non'ho la competenza per capire ) che un tubo nudo
> possa dissipare minore calore rispetto ad uno coibentato a dismisura.
>
> Pur rimanendo possibilista sulla prima ipotesi, della quale rimango
> comunque scettico, la seconda mi sembra francamente impossibile.
>


Supponiamo in buona approssimazione costante (nel campo di temperature
interressante) il coefficiente k di trasmissione termica del coibente.

Un tubo di raggio r1 a temperatura T1 con un manicotto isolante che arriva a
raggio r2 con T2 alla superficie subisce una perdita per unita' di lunghezza
pari a:

Q = 2 PI K (T2 - T1) / ln(r2/r1)

Il calore scambiato (negativo se uscente), a pari deltaT e' inversamente
proporzionale al log nat del rapporto dei raggi, quindi tende
asintoticamente (lentamente) a zero al tendere di r2 all'infinito

Essendo il logaritmo funzione monotona crescente dell'argomento,
nell'intervallo interessato, non vi possono essere massimi o minimi.

Saluti

Mino Saccone
Received on Wed Dec 01 2004 - 19:24:04 CET

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