"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> wrote in message
news:coftvm$2gbr$2_at_newsreader2.mclink.it...
> Hans Pfall ha scritto:
> > ...
> > La bomba in realt� non aveva alcun scopo militare, visto che una bomba
> > dalla potenza simile non ha specifici usi tattici. Fu sperimentata
> > solo come azione dimostrativa delle capacit� tecnologiche dell'allora
> > impero sovietico e del suo leader Nikita Kruscev.
> A parte che si dice "alcuno scopo", non "alcun scopo", non mi era mai
> venuto in mente di vedere le bombe di Hiroshima e Nagasaki come un
> "uso tattico".
Mi pare che Hans Pfall si riferisse a un'altra bomba, non a quelle di
Hiroshima e Nagasaki, ma per quanto riguarda queste ultime non so se le
parole "uso tattico" siano le piu' appropriate, ma io credevo fosse opinione
diffusa che il loro scopo fosse quello di permettere agli USA di sedersi al
tavolo degli accordi di pace come i "veri" vincitori.
Purtroppo ora non mi ritrovo piu' l'articolo, "Leaving the project bomb",
che Rotblat scrisse in occasione del quarantennale dallo scoppio delle bombe
su Hiroshima e Nagasaki, quindi non posso citare la fonte alla lettera,
pero' mi ricordo abbastanza bene che Rotblat li' sosteneva proprio quella
opinione (opinione che si era fatto anche a seguito di colloqui con militari
a Los Alamos). Per quanto mi ricordo dice esplicitamente che, una volta
caduto Hitler, la bomba serviva in sostanza a colpire l'URSS.
Per chi non lo sapesse ricordo che Rotbat e' stato l'unico fisico che ha
lasciato il progetto Manhattan dopo la caduta della Germania. E' stato
insignito del premio nobel per la pace nell'anno 1995.
> Elio Fabri
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue Nov 30 2004 - 01:24:28 CET