Elio Fabri ha scritto:
...
> Infine, Aleph chiede:
> > Ora, astraendo dalla RG, ti chiedo: "Come verrebbe descritto il moto
> > di una scatola piena di fotoni che cade nel campo gravitazionale
> > terrestre da osservatori posti in sistemi di riferimento inerziali
> > differenti in moto rispetto alla Terra?
> > Tali osservatori fornirebbero descrizioni coerenti del fenomeno
> > osservato?
> Nella domanda ci sono diverse cose che non capisco.
Provo a chiarire, se mi riesce.
> 1. Vuoi forse proporre una gravita' nell'ambito della RR?
> Questo credo sia impossibile.
Il senso della mia domanda � quello di considerare (unicamente) la RR e la
gravitazione di Newton, nel dominio d'applicazione in cui quest'ultima si
pu� ritenere valida, e vedere se dal loro incontro possano sorgere
problemi concettuali, paradossi, etc., oppure no.
Dopotutto la celebre formula E = m*c^2, che lega massa ed energia, e sulla
quale si � basata la risposta iniziale di Dumbo, � stata dedotta
all'interno della RR non della RG.
> 2. Che importa che la scatola sia piena di fotoni, o di caramelle?
> Cadra' sempre nello stesso modo...
La differenza importante che vedo tra i due casi � che mentre i fotoni non
hanno massa di riposo, le caramelle invece ce l'hanno.
Che influenza ha la mancanza della massa di riposo dei fotoni, sulla
descrizione teorica del fenomeno in esame (caduta della scatola piena di
fotoni nel campo gravitazionale terrestre) effettuata da osservatori
differenti?
In altre parole, come si trasforma nei diversi sistemi di riferimento
l'extramassa dovuta alla presenza dei fotoni nella scatola?
E tale trasformazione mantiene la coerenza complessiva tra le diverse
descrizioni del fenomeno che verrebbero date dai vari osservatori nei
loro rispettivi sistemi di riferimento?
Saluti,
Aleph
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Received on Mon Nov 08 2004 - 16:57:34 CET