Il 13 Nov 2004, 12:32, "Stella" <alessiastre_at_email.it> ha scritto:
Purtroppo temo che la risposta non sia proprio tempestiva, speriamo
che risulti comunque di qualche utilita'.
> Ciao a tutti
> non riesco a capire molto bene
> di quei 2 enunciati
> enunciato di clausius dice "� impossibile realizzare una trasformazine
> termodinamica il cui unico risultato sia il trasferimento di calore da un
> corpo a termeratura inferiore ad un corpo a termperatura superiore"
>
> enunciato di kelvin dice "� impossibile realizzare una trasformazione
> termodinamica ciclica il cui unico risultato sia quello di assorbire
calore
> da una sola sorgente e di trasfromarlo integramente in lavoro"
>
> so che in una macchina termica lavora sempre con 2 sorgenti.. ma....
Il punto e' che pur lavorando con due sorgenti una macchina termica
puo', alla fine di un ciclo avere effetto su una sola delle due. Dunque
l'impossibilita' non e' dovuta al fatto che non si puo' realizzare
una macchina termica che lavora con una sola sorgente, quanto ad
un principio che e' appunto il secondo principio della termodinamica.
> "Equivalenza fra i due enunciati "
> non capisco piu niente...
> spiegami meglio in parole piu semplice se � possibile.
> lunedi ho esame di fisica singh!!
> grazie
Penso potrebbe trattarsi di una difficolta' logica.
La difficolta' e' che i due enunciati sono logicamente equivalenti
sulla base di un'argomentazione per negazione. Anziche' dimostrare
I -> II e II -> I si dimostra che non II -> non I. E viceversa. Questo e'
equivalente dal punto di vista logico a I -> II e viceversa.
Se fosse possibile
realizzare una trasformazione termodinamica che ha come unico
risultato il trasferimento di calore da una sorgente piu' fredda S1 ad una
sorgente piu' calda S2 allora, siccome e' possibile costruire una macchina
termica che trasferisce calore da S2 (piu' calda) ad S1 (piu' fredda) e
produce
lavoro (e si possono esibire esempi di cio'), allora nel momento
in cui il calore estratto da S2 risulta uguale al calore che gli era stato
prima
ceduto per effetto della trasformazione termodinamica che viola l'enunciato
di Clausius, allora abbiamo costruito una macchina che viola l'enunciato
di Kelvin.
Viceversa. Se potessimo costruire una macchina termica che dopo
un ciclo ha prodotto lavoro e sottratto calore alla sorgente S1, allora
possiamo utilizzare il lavoro prodotto per scaldare la sorgente S2,
in modo che ne risulta una trasformazione termodinamica il cui
unico effetto e' trasferire calore da una sorgente piu' fredda ad una
sorgente piu' calda, in violazione dell'enunciato di Clausius.
E' un filino ma e' questa la logica. Per analogia pensa alla dimostrazione
della seguente implicazione:
"se non ci sono nuvole" -> "non piove". Supponi per un attimo che
per te e' certamente vera l'affermazione che "se piove c'e' una
nuvola in cielo" mentre non ti risulta ugualmente ovvia la frase
inversa: "se non ci sono nuvole non piove". Puoi dimostrarla in questo
modo: neghiamo l'affermazione implicata: la negazione di "non piove" e'
piove, allora ti risulta che c'e' una nuvola in cielo. Ne consegue che il
fatto
che il fatto che non ci sono nuvole in cielo implica che non piove (in caso
contrario si avrebbe una contraddizione logica). Se ti sembra circolare
e' perche' ti risultano ovvie entrambe le asserzioni. Se ti sembra difficile
e' perche' nella logica quotidiana siamo abituati ad espressioni che
hanno la forma costruttiva di un'implicazione materiale ma non lo sono.
Ad esempio diciamo frasi come " se bevo ho sete", "se corro sudo",
"se gioco non mi diverto" queste sono implicazioni modali, cioe' sono vere
nell'ambito di certe modalita', ma e' evidente che e' possibile bere anche
se
non si ha sete, che e' possibile che una persona che suda quando
corre puo' combinare con la corsa una circostanza che lo porta a non sudare,
che una persona che se gioca non si diverte puo' tuttavia in alcune
situazioni di gioco divertirsi. Nella logica binaria l'implicazione ha un
significato molto piu' netto e si assume che valga sempre.
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Received on Mon Nov 15 2004 - 13:21:56 CET