Re: E io faccio un'altra domanda...Re: UNIVERSO

From: XRay <X.Xray_at_VIALOSPAMlibero.it>
Date: Fri, 22 Oct 2004 14:49:58 GMT

Il Thu, 21 Oct 2004 21:25:09 +0200, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha
scritto:

>XRay ha scritto:
>> Per� a mio avviso la divulgazione fa grandi sforzi per sbrogliare
>> questa matassa e certe volte lo fa anche bene, nei limiti del
>> ragionevole comunque. Naturalmente non sto parlando di tutta la
>> divulgazione, ma di quella fatta con una certa cura.
>Mi dispiace, ma non sono d'accordo. Ora vedro' se posso spiegarmi
>meglio.
>Ma il punto essenziale e' che la divulgazione *non si propone affatto
>questo scopo*.

E quale sarebbe allora lo scopo della divulgazione? Ti ho gi� visto
sostenere che per te i maggiori suoi benefici sono il conto corrente
dello scrittore e al limite il finaziamento della ricerca.
Ma possibile che sia per tutti cos�? Non ci sar� un po' di buona fede?

Non intendo entrare nel dettaglio di ogni tua affermazione, non mi
pare il caso di scatenare un tread immenso.
Quello che voglio dire � che oltre alla divulgazione non vedo modo di
arginare il cosiddetto "analfabetismo scientifico". Insomma, non si
pu� pretendere una conoscenza diffusa di tutti gli strumenti necessari
alla comprensione di ogni aspetto scientifico.
E allora? Non ne parliamo neanche, non andiamo neanche a cercare di
raccontarlo?
Mi sa che cos� facendo gli scienziati finirebbero davvero per
meritarsi l'immagine degli stregoni che gestiscono misteri
inaccessibili.


>> Insomma, non so quali altri campi ti interessino oltre alla fisica, ma
>> se non sei uno specialista del settore e se vuoi comunque soddisfare
>> qualche tua curiosit�, la divulgazione non la prendi neanche in
>> considerazione?
>Finalmente un discorso serio.

Bont� tua... :-)

>
>Ti spiego. Io sono abbonato da 42 anni (leggasi quarantadue) a
>"Scientific American".
>E mi sono sempre trovato di fronte a questo dilemma: quando leggo un
>articolo di fisica, vedo bene quanto non possa essere comprensibile
>per chi non ha un'adeguata preparazione di base; quanto certi accenni
>e allusioni posso coglierli io, ma non il lettore medio, ecc.
>Allora mi chiedo: e quando leggo un articolo su cui io non ho una
>competenza specialistica, che c... capisco? Non sara' la stessa cosa?
>In certi casi vedo bene che e' cosi', per es. nella biologia
>molecolare.
>Eppure io, anche senza essere specialista, intanto ho delle conoscenze
>piu' o meno vicine; poi ho un'educazione scientifica, che gia' mi
>mette al riparo da certi fraintendimenti acritici.
>Voglio dire che per lo meno io capisco di non capire, e' piu'
>difficile che prenda fischi per fiaschi...
>
>Poi oso dire che per la fisica il problema e' piu' acuto, per il
>carattere astratto di molte idee (vedi per es. la "curvatura dello
>spazio-tempo) legato alla spinta matematizzazione, che in altre
>scienze non c'e'.
>

Mi sembra un discorso un po' troppo "fisico-centrico", anzi, oserei
dire "ElioFabri-centrico".
Mi spiace ma cos� facendo consegnamo sempre pi� la Scienza ad un
manipolo di iniziati che non permettono a nessun altro di avvicinarsi
ai loro pensieri.

Piuttosto: qualche idea costruttiva (e ragionevolmente praticabie) per
diffondere la conoscenza scientifica?

>> Con enorme stima,
>Magari ora avrai cambiato idea :-)))
>

Ci mancherebbe...

>
>------------------------------
>Elio Fabri
>Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
>------------------------------

XRay
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fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza
Inferno - Canto XXVI
Received on Fri Oct 22 2004 - 16:49:58 CEST

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