Re: Energia potenziale: ''pesa''?

From: Patrizio <patrizio.pan-2002_at_libero.it>
Date: Mon, 18 Oct 2004 04:04:02 GMT

                    Il 17 Ott 2004, 20:46, "Tetis" <gianmarco100_at_inwind.it> ha scritto:
> "Patrizio" <patrizio.pan-2002_at_libero.it> wrote in message
> news:151Z27Z181Z85Y1097897035X11422_at_usenet.libero.it
>
>
> > Si', questa e' una definizione standard, anche se convenzionale.
> > Pur essendo d'accordo sulla sostanza, questa formulazione
> > mi lascia qualche perplessita'. Io la riformulerei dicendo:
> > ''l'energia di legame e' l'opposto dell'energia che occorre
> > cedere al sistema per romperlo''.
> > Consideriamo il sistema legato; l'energia emessa e' l'effetto,
> > non la causa del fatto che il sistema e' legato; tale sistema
> > e' legato a causa di un' energia _mancante_ (rispetto al
> > corrispondente sistema non legato).
> > Percio' mi sembra appropriato, a dispetto della convenzione,
> > dire che l'en. di legame e' _fisicamente_ negativa.

Ciao Tetis,
 
> Per risparmarci strascichi alla lunghissima mail di ieri:
> quello che non condivido di questa impostazione e' il fatto di
> ritenere che a tenere legato un sistema debba essere
> necessariamente una minore energia complessiva. In altre
> parole: possono esistono minimi relativi nel paesaggio
> energetico di un generico sistema che sono particolarmente
> stabili per ragioni topologiche del landscape potenziale
> e per cui l'energia e' maggiore che in configurazioni

scusami, (vedi sotto) se sono minimi, l'energia non
dovrebbe essere minore? O e' un lapsus?

> slegate. Per questi sistemi l'energia di legame, ovvero il
> plus di energia caratteristico dello stato legato, pesa.

di nuovo, perche' ''plus'' , invece di ''minus'' ?

> Per farti un esempio particolamermente semplice esistono
> biliardi in teoria dei sistemi dinamici disegnati in modo
> che il punto materiale non ha mai accesso ad alcune parti dello
> spazio delle configurazioni. Per "slegare" un sistema intrappolato
> in una configurazione di questo genere non e' energia quella che serve,
> e' un controllo sulla dinamica che renda possibile l'accesso alle
> uscite.
> Se vuoi puoi immaginare molecole particolarmente complesse in cui quello
> che si verifica sono esattamente situazioni di questo tipo stabili per
> ragioni geometrico topologiche, non per ragioni energetiche.

Non so se sono riuscito a seguirti, 'magna pars' per colpa mia.
Cmq, provo a fare qualche esempio, cosi' magari, e' possibile
decifrare. Immaginiamo ancora l'atomo di H, gia formato (da
p^+ ed e^-), sappiamo che esso e' un sistema legato; se ora
volessi aggiungere ad esso un altro e^-, dato che l'affinita'
elettronica di H e' positiva (per convenzione), si ha:
H + e^- ----> H^- (DU circa -0,7 eV).
Tale valore si riferisce al nuovo sist. legato (H^-). Se a questo
volessimo aggiungere un ulteriore e^-, beh, sappiamo il
risultato: non ci si riesce. Se interpreto correttamente le tue
parole ''per ragioni geometrico topologiche'' con ''cosi' e'
fatta la MQ'', allora mi pare di capire cosa tu voglia dire.
Pero', ammesso che il senso sia (+ o -) quello, mi sembra
una 'meta-indagine' che, in quanto tale, direi che non inficia
il discorso (pur essendo legittima). Cioe', dato per scontato
che il sist. legato si possa formare (i.e. ragioni geometrico
topologiche non obstantibus), allora esso ha un surplus di
energia negativa
(in quanto ''pesa'' meno dei suoi costituenti iniziali).
Tale dovrebbe essere l'energia di legame.
Altro esempio, sempre per capirci :-)
Se scegliamo (a caso) tre coppie di barioni tra p^+ e n,
ci troviamo tre possibili sistemi: (p^+ p^+); (p^+ n); (n n).
Ora, per quanto ne so, solo la coppia (p^+ n) puo' divenire
un sistema legato, ossia un minimo nella (iper) superficie
di energia potenziale. Anche questo, il nucleo di deuterio,
''pesa'' meno di p^+ e n separati (anche solo di una decina
di femtometri), per cui possiede un'en. di legame, che e'
un'energia negativa.

> --

Ciao
Patrizio
          

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Received on Mon Oct 18 2004 - 06:04:02 CEST

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