Il 10 Ott 2004, 23:13, Paolo Avogadro <paolo_avogadro_at_libero.it> ha scritto:
> > Nel suo stato fondamentale, la sua
> > massa e' (ovviamente) minore della somma delle masse di riposo
> > del protone e dell'elettrone. Ma cio' e' dovuto a un'effettiva perdita
> > di massa (De = Dm*c^2), o, alternativamente le masse a riposo
> > di e^- e p^+ sono rimaste le stesse e il difetto di massa e' del
> > tutto attribuibile all'energia potenziale (negativa), cioe' all'energia
> > di legame di -13,6 eV?
>
> Ciao
> Provo a darti una risposta con una domanda (tra l'altro pochissimo tempo
fa
> c'� stato uno scambio di mail in pratica proprio su questo argomento dove
> puoi trovare risposte pi� qualificate della mia).
> Mi proponi un esperimento in cui si possano distinguere i 2 casi da te
> detti?
Risposta breve: al momento non saprei, dovrei pensarci un po' su.
La tua obiezione e' sicuramente degna di nota. Io avrei voluto conoscere
cosa si puo' dire al proposito da un punto di vista ''fisico'', o, al
limite, se
sia solo una questione semantica (pero' la lascerei come ultima
opzione). In altri termini, le m. di riposo sono invarianti nei confronti
di interazioni?
> Ciao
> Paolo
>
Ciao anche a te,
Patrizio
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Received on Mon Oct 11 2004 - 02:46:30 CEST