Ditemi, illustrissimi, se sto ragionando bene:
La continuit�, in natura, non esiste.
L'infinito, in natura, non esiste e deriva dalla nostra matematica.
L'infinitesimo idem.
Che sia dunque ragionevole aspettarsi discrepanze anche considerevoli
delle teorie fisiche dalla realt� fintantoch� si usi questa matematica?
E' forse possibile che, ad esempio, nel submicroscopico succedono
"stranezze" perch� il nostro attrezzo di misura ed elaborazione fa
affidamento su questo concetto di continuit� mentre la natura -
perdonatemi la rozzezza - ragiona in altri termini?
E' forse un problema, questo, di cui i Fisici si occupano a qualche
livello?
Grazie per le eventuali risposte
Saluti
simone
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Received on Fri Oct 08 2004 - 10:44:34 CEST