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From: Giacomo Ciani <giacomo.levaquestomalasciaunpunto.ciani_at_inwind.it>
Date: Sat, 2 Oct 2004 15:42:18 +0200

Josef K. wrote:
> Dipende dalla muscolatura degli esseri di quel pianeta.
> In linea di principio l'uomo sar� abituato alla gravit� terrestre e
> potrebbe avere una muscolatura pi� potente di quella degli Ypsiloniani
> e quindi saltare di pi�, correre pi� forte...
> Ma non � affatto detto: sulla terra ci sono animali che corrono molto
> pi� forte di un uomo, che sollevano, in proporzione pesi molto pi�
> grandi, che saltano molto pi� alto. Una cavalletta salta molte volte
> pi� della sua lunghezza, cosa che un uomo non fa.
> Quindi in generale non � detto, dipende dagli stimoli adattativi a cui
> sono stati sottoposti gli Ypsiloniani.
> Pu� darsi che non ci siano differenze, o addirittura che l'uomo sia
> molto pi� debole, lento e fragile degli ipotetici extraterrestri.

Giusto... o quasi! ;-)

E' vero che il fatto di essere abituati ad una gravit� maggiore non
basta da solo a garantire migliori prestazioni, e per tanti motivi:

- come hai giustamente detto, contano gli stimoli adattivi: ad esempio
credo (ma se l'esempio � sbagliato, non sar� difficile trovarne uno
giusto) che la maggior parte dei primati con dimensioni simili alle
nostre siano decisamente pi� forti, eppure non sono abituati ad una
gravit� maggiore! Quindi pur avendo vissuto sulla terra potremmo
incontrare ypsiloniani pi� forti, semplicmente perch� la selezione
naturali li ha spinti ad essere tali

- un'altro fatto da considerare � il seguente: ipotizziamoche esista su
quel pianeta una razza molto simile alla nostra: come facciamo a sapere
se l'evoluzione li abbia portati a sviluppare una fornza minore della
nostra, in modo da "produrre gli stessi effetti", oppure una forza
simile alla nostra, in modo da produre effetti maggiori? In poche
parole, se per noi � normale sollevare non pi� di un centinaio di chili,
chi ci dice che per loro non sia normale sollevarne 200 o 300?
Probabilmetne i fattori che entrano in gioco in un equilibrio del genere
sono piuttosto delicati...

Quindi come vedi sono d'accordo con te, ma il "quasi" in apertura di
post ha il suo motivo d'essere: l'esempio che facevi della cavalletta,
cos� come quello degli animali che sollevano pesi _in proporzione_ pi�
grandi rispetto all'uomo (immagino ti riferissi, ad esempio, alle
formiche) � legato _principlamente_ non a motivi evoluzionistici, ma a
problemi di scala: un uomo non solleva pesi 50 volte maggiori del suo
(come fanno le formiche) non perch� l'evoluzione non l'abbia portato a
sviluppare una forza tale, ma perch� con un peso 50 volte maggiore del
suo si spezzerebbe le ossa e si lacererebbe i tessuti... probabilmente
un uomo con la stessa nostra struttura muscolare ma ridotto in scala di
un centinaio di volte potrebbe farlo senza problemi.
Il gioco sta tutto nel fatto che se scali le lunghezze di un fattore
alfa, le sezioni (che determinano ad esempio la resistenza delle ossa e
la forza dei muscoli) scalano come il quadrato di alfa, mentre i volumi
e, quidni, le masse, scalano come il cubo di alfa. Ecco che il rapporta
tra i due diventa sfavorevole man mano che ingrandisci...


Ciao

Giacomo
Received on Sat Oct 02 2004 - 15:42:18 CEST

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