Re: Universo Ologramma

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sat, 11 Sep 2004 20:39:31 +0200

"il mio tempo" ha scritto:
> ...
> Arriviamo al 1996 anno a cui risale la mia ristampa del noto
> Istituzioni di fisica teorica di Caldirola-Cirelli-Prosperi; non
> ricordo di aver mai letto di EPR, Bell, Aspect su quel testo ma sono
> curioso e vado all'indice a controllare, niente. Ripensandoci bene mi
> torna in mente che dell'entanglement in realta' non ne avevo sentito
> parlare nemmeno in altri corsi avanzati. Ora mi chiedo come mai un
> aspetto tanto importante e davvero misterioso del mondo fisico che ha
> ormai raccolto risultati conclusivi e che non ha alcun corrispondente
> nella fisica conosciuta sia stato messo da parte? e' solo una mia
> im pressione?
Non sto nella testa di Cirelli e Propseri (Caldirola e' morto da
precchi anni) ne' di altri fisici che non conosco.
Posso solo avanzare qualche ipotesi.

L'entanglement (che io ho provato a tradurre "intreccio")
come costituente della m.q. e' noto da tempo, trova applicazione in
innumerevoli problemi per es. della fisica atomica e molecolare.
In questo senso non e' che non se ne parli, ma fa parte del bagaglio
di qualunque fisico, non solo teorico, da molti anni, anche se non con
questo nome.

Naturalmente tu parli di quel particolare tipo di "intreccio" in cui
le due particelle sono spazialmente ben separate, cin le conseguenze
che sappiamo.
Ma questa situazione non ha importanza pratica per la vita del fisico
tipo, anche se ne ha moltissima per i fondamenti; forse saprai che
l'interesse per i fondamenti non e' mai dominante nella larga parte
degli scienziati, di qualsiasi disciplina.
In particolare non lo e' per i fisici, i quali nella grande
maggioranza sono strumentalisti: "la m.q. funziona benissimo, il resto
sono elucubrazioni nelle quali non ho tempo da perdere"...

Un altro motivo per non affrontare l'argomento puo' essere che non e'
facile entrarci senza dover prendere posizione sul dibattito relativo
all'interpretazione della m.q.
Non so la posizione di Cirelli e Prosperi in merito; ricordo che
parecchi anni fa Prosperi conduceva ricerche, con Loinger e altri, nel
quadro di una reinterpretazione dei primi fenomeni quantistici (corpo
nero) su base classica.
Si potrebbe rozzamente dire che "non credevano" alla m.q.
       

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sat Sep 11 2004 - 20:39:31 CEST

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