Ered Luin Ha scritto:
> ...
> Ma all'atto pratico come si realizza, *cosa* permette materialmente
> l'esercizio di forze tra corpi a distanza? Sbaglio se dico che era una
> questione ben presente gi� all'attenzione dei fisici di fine
> ottocento?
Ora capisco molto meglio...
In realta' il problema era gia' presente a Newton.
> Direi che piuttosto spontanea sorge la tentazione di verificare se non
> esista qualcosa che i due corpi si trasmettono, una sorta di
> "mediatori" delle forze suddette,
No, questo non direi.
La visione ottocentesca e' quella di un "mezzo", non di un mediatore.
(Ricorda l'etere.)
L'idea dei mediatori e' molto piu' moderna, e non sarebbe potuta
nascere senza la teoria quantistica dei campi, perche' solo a un
livello di rozzissima divulgazione si puo' credere che uno scambio di
particelle spieghi "sic et simpliciter" la trasmissione di
un'interazione.
> Ora due corpi, poniamo il Sole e Giove, anche posti a grande distanza
> tra loro, in presenza l'uno dell'altro generano *istantaneamente* - a
> quanto mi risulta - una forza tra loro: ma quell' *istantaneamente*
> non implica allora una velocit� di trasmissione di tali supposti
> mediatori anch'essa... "istantanea" ? Quindi anche pi� alta di quella
> della luce che per quanto elevata � pur sempre finita?
Certo, la gravitazione newtoniana e' istantanea, e quindi e'
incompatibile coi mediatori, ma per quello che ho detto sopra, questo
storicamente on e' stato un problema, perche' qudo si e' cominciato a
parlare di mediatori la RG esisteva gia' da un pezzo...
> Ecco che la relativit� vista piuttosto come *effettiva deformazione*
> di una variet� 4-dimensionale permette di aggirare tutto ci�: pi�
> nessun mediatore perch� semplicemente pi� nulla c'� da trasmettere,
Si' che c'e' da trasmettere: se un corpo si muove o la sua
distribuzione di massa cambia, in generale la curvatura che produce
deve cambiare, e questo effeto di deve propagare a distanza.
Ma la RG e' una teoria relativistica, in cui c'e' una propagazione col
la solita velocita' della luce (onde gravitazionali incluse).
Da questo punto di vista non c'e' gran differenza rispetto all toeria
di Maxwell.
> Ricordo una semplice e divertente esemplificazione a Quark tanti anni
> fa col simpatico Paco Lanciani: presero un grande panno elastico, lo
> misero in tiro e vi poggiarono sopra un pallone medicinale, quelli che
> pesano qualche etto: il pallone gener� una deformazione del panno, nel
> caso specifico di forma convessa.
Roberto Rosoni ha scritto:
> Anche a me � sempre stata simpatica questa esemplificazione, che non
> vidi a Quark, bens� in un filmato di didattica scientifica al liceo,
> parecchi anni fa.
Infatti di trova dappertutto...
> Tuttavia so che ai "veri fisici" del ng quel modello non piace molto.
> Se ne discusse qui parecchio tempo fa.
L'hai detto :)
E per non ripetermi, ho deciso di fare uno strappo a una regola che mi
ero imposta: andate a guardare
ftp://osiris.df.unipi.it/pub/sagredo/varie/cap25.estratto.pdf
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Sep 10 2004 - 21:26:11 CEST