Il 01 Set 2004, 22:00, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha scritto:
> Gianmarco Bramanti ha scritto:
> > Mi pare, corriggimi se sbaglio, che l'accelerazione � costante
> > ed � uguale in tutti i punti della sbarra. In una dimensione
> > direi che si dovrebbe scrivere
> > x(tau)=X0 cosh(om tau)
> > t(tau)=X0 senh(om tau).
> OK, ma x0 e om non sono indipendenti:
> dx = om*x0*sinh(om*tau)*dtau
> dt = om*x0*cosh(om*tau)*dtau.
> Quindi occorre om*x0=1
In altre parole tau non � il tempo proprio in questa parametrizzazione.
Se tau � il tempo proprio vale la relazione che dici. Ne segue che se
voglio interpretare l'accelerazione come un boost devo imporre le
velocit� costanti. Se scrivo che la velocit� � costante al variare di x0,
trovo che
tau/x0 = beta. Con beta l'angolo di boost. L'accelerazione propria
� 1/X0 dunque non � costante. Se impongo accelerazione costante
indipendente da X0 il regolo � soggetto a tensionamento. D'altra parte
se le posizioni di equilibrio degli atomi sono descritte da interazioni
coulombiane la contrazione discende dalle equazioni di Maxwell ed
� oggettiva. Come oggettiva � la predizione di forze di tensione per
il caso in cui si voglia conservare la distanza misurata nel riferimento
di partenza per un oggetto che ha raggiunto una velocit� v. Io mi aspetto
che questa previsione sia verificata anche nel caso di un anello posto
in rotazione con legge oraria invariante per rotazione, per� penso che
coerentemente con ci� devono sorgere sollecitazioni di pressione
radialmente perch� gli anelli pi� larghi sono pi� veloci ed il boost
locale � dunque causa di una maggiore dilatazione delle distanze
"proprie" e conseguentemente di una maggiore variazione dell'energia
del cristallo. Per un disco quello che � naturale attendersi � che sopra
una certa velocit� angolare tenda a rompersi in periferia. Interessante
studiare il caso in cui venga costruito in rotazione.
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Received on Thu Sep 02 2004 - 15:16:37 CEST