Se voglio "sommare" (con Fourier) delle armoniche per ottenere un'onda 3D,
devo usare, immagino, delle armoniche altrettanto 3D. Ma come sono fatte
queste?
Le 1D sono le classiche sinusoidi che si trovano su tutti i libri. Le 2D
sono "piani ondulati" in una sola direzione (come le "costine" di un
pantalone in velluto). E le 3D come immaginarmele? Io penso che in tutti e
tre i casi debbano essere onde dipendenti da una sola direzione, diciamo x.
Muovendoci lungo y (per le 2- e 3D) o lungo z (per le 3D), al tempo t,
l'ampiezza non deve variare. Allora pensavo di ottenre le 3D sovrapponendo
infinite onde 2D lungo z. In tutti i casi si dovrebbe trattare di onde piane
ed un pezzo di armonica 3D (che ha estensione spaziale e temporale infinita
per definizione), potrebbe essere riprodotta in un contenitore (un
parallelepipedo) di acqua, un acui parete vibra avanti ed indietro
parallelamente a quella che ha di fornte. In tal modo si generano onde piane
che si portano dalla parete vibrante alla dirimpettaia. Io fino a ieri
pensavo (ingenuamente) che tale onda da "laboratorio di fisica" riguardasse
solo la superficie (un'onda 2D). In realt� � ovvio che il medesimo movimento
deve aversi per ogni altezza z del recipiente relativa ad una coppia (x,y).
Se il liquido fosse ideale probabilmente ogni punto di una medesima
verticale assumerebbe al tempo t, il medesimo valore di ampiezza. E'
corretto tutto cio?
Grazie
Received on Tue Aug 24 2004 - 11:17:07 CEST
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