"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> wrote in message
news:cfr1n5$23t3$1_at_newsreader2.mclink.it...
> In sostanza C. enuncia un postulato (empirico): negli eventi reali le
> frequenze si comportano in modo vicino alle probabilita' calcolate, e
> questo in modo tanto migliore quanto maggiore e' il numero di prove.
>
> Si puo' forse discutere se da un punto di vista epistemologico un tale
> postulato sia necessario, ma certo non va confuso coi teoremi di cui
> sopra.
Beh ma cosa ci potrebbe essere da discutere dal punto di vista
epistemologico? Una qualunque teoria che abbia a che fare con la
probabilita' non diventerebbe pressoche' inservibile, nella pratica, senza
postulare (per poi verificare sperimentalmente che il postulato e'
soddisfatto dagli eventi naturali) una legge del genere?
Cioe' per far "scendere" la probabilita' al livello di teoria utilizzabile
in pratica (cioe' teoria utile nella scienza intendendo con scienza qualcosa
che abbia comunque a che fare con gli esperimenti che ne costituiscono la
"base" in un senso che non saprei ben definire) non e' in ogni caso
necessario postulare una legge del genere?
> Elio Fabri
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Wed Aug 18 2004 - 00:43:50 CEST