Re: Campo magnetico.

From: Gianmarco Bramanti <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Sat, 14 Aug 2004 09:27:22 GMT

                    Il 12 Ago 2004, 19:36, angela_at_angela.it (Angela) ha scritto:
> Il 11 Ago 2004, 23:14, "Hypermars" <hypermars_at_despammed.com> ha

> Non ho capito una cosa: le equazioni di Maxwell sono "relativisticamente
> esatte", giusto?

A patto di avere imparato come trasformano le correnti si.
Come trasformano le correnti? Come un quadrivettore
che nel riferimento di riposo ha una sola componente
non nulla, quella temporale la quale vale rho. Nelle
trasformazioni di riferimento la stessa rho compare
moltiplicata per il quadrivettore velocit�. La norma del
quadrivettore velocit� vale uno. Quindi la densit� nel
riferimento di riposo � un invariante relativistico.

> Ora, se io prendo la quarta equazione (Ampere-Maxwell) e la considero per
> correnti continue da -inf a un certo istante t, la corrente di spostamento
> la posso considerare nulla
> e mi rimane solo il termine della legge di Ampere "normale", in cui non
> compare la velocit�,
> e dato che � "relativisticamente esatta" dovrebbe valere per qualunque
> velocit� o no?

Suppongo volessi dire la corrente di spostamento � nulla perch� le
correnti sono costanti fino al tempo t incluso. A patto che le sole sorgenti
dei campi siano le correnti ci� � corretto. A patto di modificare anche le
definizioni di forza in modo da rendere relativisticamente invarianti non
si hanno contraddizioni. La quadriforza � la derivata seconda del
quadrimpulso rispetto al tempo proprio. Essendo un quadrivettore
se hai calcolato questa forza in un riferimento la trovi correttamente
anche negli altri riferimenti. Se esiste un riferimento in cui la corrente
� nulla puoi calcolare la parte di campo di sua pertinenza, che � solo
un campo elettrico. F^mu,nu che contiene i campi elettrici e magnetici
� un tensore che trasforma con le usuali regole nel cambiamento di
riferimento. Nel cambiamento di riferimento il campo elettrico �
responsabile
di un termine di trasformazione per il campo magnetico che quindi diventa
non nullo, come avrai gi� capito questo termine di trasformazione deve
contenere
anche la velocit� del boost. Allora questo termine � di fatto quello trovato
da
Biot e Savart per correnti costanti.

Per Martello:

Biot e Savart non impazzivano perch� tendenzialmente usavano il
terzo principio attribuendo le violazioni alla presenza di un campo
su cui le cariche agivano localmente e quindi in punti diversi con
la possibilit� di forze diverse (etere o non etere). Nota che il terzo
principio in senso stretto richiederebbe materia accelerata, quindi
era pi� naturale pensare ad un etere che a nessun etere. Oggi il
terzo principio viene dedotto come caso particolare di un principio
generale di conservazione dell'energia.

Per Hypermars:

devo trovare un p� di tempo per rispondere alla tua e-mail.
un anticipo �: parlavo di modello classico nel caso quantistico
sono i valori di aspettazione dei campi che non hanno limite
superiore. Per� di fatto negli stati elettronici concreti non hai
particolari enormit� se non le vai a cercare. Se le vai a
cercare la QED ti dice che sono possibili delle "trasmutazioni".


> Grazie a tutti e ciao
>
> Volevo ancora aggiungere una cosa:
> Abbiamo il filo percorso da corrente con intensita I e velocit� delle
> cariche v.
> Supponiamo di avere una carica che si muova parallela al filo, per
> semplicit� supponiamo
> che si muova alla stessa velocit� delle cariche del filo.
> Dalla formula di Lorentz so che F=q(v x B), dove F � la derivata rispetto
al
> tempo della quantit� di moto misurata nel riferimento del laboratorio.
> Se mi metto nel riferimento della carica in moto, vedo il filo
> elettricamente carico per effetto
> della contrazione delle lunghezze, e se faccio i conti misuro una forza
pi�
> alta di prima,
> cio� F*gamma, e considerando la dilatazione dei tempi avr� che la quantit�
> di moto �
> la stessa in entrambi i sistemi di riferimento.

Non � cos� semplice. La forza contiene un termine legato alla
derivata seconda rispetto al tempo proprio dell'energia. Altrimenti
non spiegheresti una forza lineare nella velocit�. Infatti il gamma
contiene solo termini quadratici nella velocit�. E di conseguenza
anche i suoi sviluppi sarebbero quadratici. Gli effetti quadratici li
trovi nello sviluppo ma sono di ordine superiore e quindi per regime
non relativistico non li noti. Questo per una carica.

Quando consideri un filo carico esiste una simmetria specifica.
Quando consideri un filo carico non hai per� la possibilit� di
annullare tutte le correnti. Esiste sempre o la corrente dei core
cristallini o la corrente degli elettroni. Ma rimane vero che in
qualunque riferimento vale una espressione dei campi che
verifica le equazioni di Maxwell. In termini delle correnti.

> Quindi perch� la legge di Ampere non deve valere per alte velocit�?
> Forse ho sbagliato qualcosa e gradirei che mi diceste dove.
> Grazie a tutti e ciao.


 
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> Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
>
          

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Sat Aug 14 2004 - 11:27:22 CEST

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