Elio Fabri ha scritto:
...
> Aleph ha scritto:
> > S�, ma anche quest'osservazione cosa prova veramente? Solo che
> > ipotizzando la piena validit� della RG in tali condizioni fisiche
> > estreme, se ne deduce come conseguenza che una limitata zona del
> > centro galattico mostra una densit� di materia cos� alta, da rendere
> > impossibile il conseguimento della stabilit� strutturale, almeno in
> > base a ci� che sappiamo attualmente sulle forze fondamentali ad oggi
> > note, segnatamenta sulla forza nucleare forte.
> Direi che dumbo ti ha gia' risposto.
Anch'io a mia volta ho risposto ieri a Dumbo, ma evidentemente il
moderatore che mi � capitato si � preso un riposono.
Riassumendo, la mia osservazione sulle condizioni relativamente estreme
del nucleo galattico si riferisce non tanto alla densit� di materia,
quanto all'intensit� del campo gravitazionale superficiale, che �,
prendendo per buoni i dati di Dumbo, circa 1 milione di volte maggiore che
sul Sole. Sicuramente in natura c'� anche di molto peggio, ad esempio
l'intensit� del campo gravitazionale sulla superficie di una stella di
neutroni tipica, che � circa tre ordini di grandezza maggiore ma, a quanto
ne so, non � capitata spesso in passato (mai?) l'occasione di osservare,
come nel caso del centro galattico, il moto di una stella in un campo
gravitazionale di quella intensit�.
> Ti faccio il conto in un altro modo.
> Una massa di 4x10^39 g raggiunge la densita' di Planck (10^93 g/cm^3)
> alla quale non puoi piu' credere nella RG, per un raggio di 10^-18 cm.
> Invece il raggio di Schw. per quella massa e' 6x10^11 cm: ci sono ben
> 30 ordini di grandezza!
Anche questo � un calcolo puramente teorico ottenuto estrapolando a limiti
estremi le teorie di cui disponiamo. Fatto lecito beninteso, la scienza �
cos� che procede. Ma che tipo di conferme osservative/sperimentali
abbiamo per dire che i numeri che hai fornito siano realmente sensati e
abbiano davvero qualcosa a che fare con il mondo reale?
> Questo vuol dire che la massa collassa dentro l'orizzonte e si riduce
> molto molto vicina alla singolarita'.
> A tutti gli effetti esterni *e'* un buco nero.
Come ho gi� detto a Dumbo dalla densit� nucleare limite sopportabile da
una stella di neutroni in poi siamo ci troviamo in un deserto sul piano
teorico. Non abbiamo nessuna indicazione su cosa succeda alla materia a
densit� cos� elevate e non ce lo pu� dire in alcun modo la RG che � una
teoria della gravitazione e non della materia.
> dumbo ha scritto:
> > beh, tanto estreme non direi;
> > massa ~ 10^39 g;
> > diametro ~ 10^11 cm;
> > quindi: densit� ~ 10^6 g / cm^3,
> > molto minore che in una normale nana bianca.
> Non ha alcuna importanza, ma solo per chi legge: in realta' 10^6
> g/cm^3 e' giusto la densita' di una nana bianca.
> > Perch� la RG non dovrebbe essere affidabile in queste condizioni?
> Appunto.
Non ho mai scritto che la RG non � valida nelle condizioni del nucleo
galattico, ho unicamente invitato alla cautela nei confronti di
affermazioni troppo categorighe che si possono trarre sulla base di
ipotesi non molto corroborate sul piano osservativo-sperimentale, tutto
qui.
> > Ma da qui a dire che ci� che osserviamo sia effettivamente un "buco
> > nero classico", con tutte le propriet� fisiche che vengono solitamente
> > attribuite a questi ipotetici oggetti, tra cui il collasso indefinito
> > della materia fino a una singolarit� centrale, ce ne corre assai. Il
> > punto � che nessuno sa cosa succede veramente alla materia al di l�
> > del limite di Oppenheimer-Volkoff e non ce lo pu� certo dire la RG che
> > � una teoria classica e non quantistica.
E gi� che ci siamo, se la densit� media osservata � circa quella di una
nana bianca, che � una struttura fisicamente stabile, che si regge pi� che
bene sulla pressione del gas elettronico degenere in essa contenuto, cosa
ci obbliga a postulare l'esistenza di un buco nero nel centro della
Galassia?
Saluti,
Aleph
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Received on Wed Jul 28 2004 - 09:27:22 CEST