"RCa" <riccardo.castellani_at_enel.it> wrote in message
news:95b83d9a.0407270447.164c5d7f_at_posting.google.com...
> _cmass_at_tin.it (dumbo) wrote in message
news:<ce1bfb$tse$1_at_news.newsland.it>...
> > Angela ha scritto:
> > se Selleri si domanda quale dei due filoni � quello
> > giusto, mi sembra sia un falso problema: entrambi i
> > fattori entrano in gioco.
> ......
>
> Prova ad introdurre una terza astronave che torni sulla Terra a
[...]
> Il paradosso allora sorge perch� apparentemente la situazione � del
> tutto simmetrica ora e quindi non dovrebbero esserci ragioni evidenti
> perch� l'uno o l'altro degli orologi dovessero segnare un intervallo
> diverso.
Non mi pare proprio che la situazione sia simmetrica:
A si sincronizza con B (e successivamente B si sincronizza con C)
dopo un po' A vede arrivare C che segna un istante minore di quanto segna A;
C si sincronizza con B (e fatto cio' B non ha piu' alcun compito)
dopo un po' C vede arrivare A che segna un istante maggiore di quanto segna
C.
A me questa storia della introduzione della terza astronave e' sempre
sembrata una complicazione inutile.
> Tra l'altro questo paradosso � discusso in RR gi� dal tempo di
> Einstein quindi la RG non c'entra proprio.
Questo e' vero (anche se non del tutto; la questione e' trattata per bene in
http://astro.df.unipi.it/ElioFabri/divulgazione/relgem/relgem1.htm), anche
se io credo che la stragrande maggioranza dei fisici ritenga che la parola
paradosso sia inappropiata.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue Jul 27 2004 - 23:22:06 CEST