marcofuics:
> On 22 Giu, 11:31, Aanselm <aansel..._at_gmail.com> wrote:
>> Russell, commentando Hume, afferma:
>> "Intendo dire questo:
>> anche nelle nostre convinzioni piu' salde,
>> come quella che domani il Sole sorgera',
>> non c'e' alcuna ragione per supporre piu' probabile
>> che previsioni di questo genere si verifichino,
>> piuttosto che supporre il contrario".
>
> Come dire che il fisico (o l'uomo di scienza) e' colui il quale sente
> il bisogno essenziale della esistenza di Dio;
Si puo' anche pensare all'Assoluto filosofico
che fornisce la base per i principi inaggirabili.
Per esempio, si pensi all'Uno e alla Diade come principi
generatori dei numeri naturali.
> Altrimenti chi/cosa sarebbe a garanzia di una o piu' leggi per
> l'universo?
Gia'.
> E' chiaro che l'esperienza modella tali nostre convinzioni... tant'e'
> che siamo abituati a parlare del miracolo: cosa e' il miracolo se non
> cio' che non e' mai stato osservato prima?
Non banalizzerei il sentimento religioso e spirituale,
che sono legati soprattutto a dimensioni etiche e morali,
con aspetti empirici.
>> Ma in generale, un fisico,
>> come commenta lo scetticismo
>> verso le leggi causali della fisica?
> Il fisico sa bene che non conviene elucubrare... spesso le relazioni
> tra gli eventi devono essere poste nella maniera piu' semplice...
> anche se un po' per tutti i fisici vi e' coscienza del fatto che molto
> probabilmente esiste una unica legge ed una unica forza ed un unico
> ente che e' il tutto e che si manifesta in modi diversi per via del
> CAOS che sottende le regole.... e che magari si esplica con varie
> rotture di simmetria.
La simmetria e' soggettiva,
nel senso che e' l'uomo che impone le sue leggi alla natura
e la costringe ad agire secondo certe scelte
operative e convenzionali del tutto arbitrarie,
oppure
e' oggettiva e rispecchia una proprieta' della natura?
> Ma il punto a mio parere non e' questo... e' ovvio che se davvero non
> esistesse una <<VERA GRAVITAZIONE>> capace di far andare sempre in
> basso le mele dell'albero a nessuno sarebbe mai venuto in mente
> qualche cosa di simile :) Il punto secondo me sta nel cercare concetti
> per modellare l'esperienza.
> Tuttavia il concetto quando diventa tale e' finito mentre nel mondo
> non puo' esistere niente di uguale ad un'altro!
Non mi e' chiaro cosa vuoi dire.
Nel senso che l'uguaglianza e' una proprieta' matematica
e non si puo' verificare esattamente in natura?
Per cui una legge espressa in termini matematici
e' comunque un'approssimazione della natura?
Saluti.
--
A
Received on Sat Jul 09 2011 - 17:22:13 CEST