NECESSARIO PREAMBOLO
il problema e' il seguente ed e' molto semplice.
frequento il gruppo it.hobby.armi.moderato.
un signore ha scritto che, con munizioni ricaricate da lui stesso, ottiene
rosate piu' basse dal centro del bersaglio di 6/8 centimetri.
ricaricare sostanzialmente consiste nel prendere un bossolo spento,
cambiargli l'innesco, riempirlo di polvere e rimettere nel bossolo la
palla. questo consente di risparmiare un sacco di soldi per chi, per
esempio come me, non ha 20 euro da spendere per 50 cartucce.
chi si dedica a questa attivita' e' sottoposto a rigidi controlli da parte
della questura sui quantitativi di polvere acquistati e sul numero di
proiettili poi sparati in poligono. e' una cosa lontanissima dall'illecito
penale.
ora, normalmente, una palla cal. 45 ACP esce dalla canna a circa 980 piedi
al secondo e la distanza tra la postazione di tiro ed il bersaglio e', per
standard, di 25 metri.
ricaricando si e' liberi di mettere quanta polvere vuole e si cerca di
metterne il meno possibile perche' piu' polvere si utilizza piu' rinculo
genera la pistola e per un gioco di forze (sostanzialmente il polso fa da
fulcro per il rinculo nell'attimo in cui la polvere s'accende) il tutto va
a discapito della precisione e della celerita' di tiro.
quindi la mia domanda e': una caduta a 25 metri di 6/8 centimetri, a che
velocita' di uscita di palla corrisponde? uno che fa cadere una palla di
quello spazio, che per un tiratore e' immenso, a che pressione ha spinto
la ricarica?
ricaricare sotto dose minima e' rischiosissimo: se la palla non ha la
forza di uscire dalla canna, la pressione si sfoga naturalmente
all'indietro comportando potenzialmente gravi danni a chi ha in mano la
pistola (non scherzo: si narra di pezzi di pistola raccolti per tutto il
poligono) e per chi gli sta vicino.
secondo me quel signore era troppo sotto dose, tutto a suo rischio.
infatti al poligono e' necessario firmare una liberatoria in cui uno si
assume ogni responsabilita' di cio' che potrebbe accadere nel caso in cui
arrecasse danni con munizioni ricaricate, definite "di proprieta'".
anche io ricarico, con 3 polveri diverse, ma seguendo il manuale di
ciascuna, una cosa del genere non mi e' mai capitata.
per questo chiedevo: quale velocita' aveva la palla -> quale pressione ha
generato -> quanta polvere ha messo -> qual e' la dose minima.
QUESITO
supponiamo che io spari con una calibro .45 al poligono.
questa palla ha un diametro di .45 pollici ed il bersaglio e' a 25 metri
ed e' a punta tonda (semisferica, per comodita').
la canna e' allineata col bersaglio e si trova alla stessa altezza ed e'
orizzontale (ortogonale ecc).
il peso della palla e' di 230 grani (un grano = 0.0648 grammi = 14.904
grammi di piombo).
la palla esce in regime di rotazione lungo l'asse longitudinale ma non
saprei dire a quanti giri esce.
voi che siete fisici, sapreste dirmi a che velocita' deve uscire perche'
la palla subisca una caduta di un centimetro a 25 metri?
e di 8 centimetri?
grazie.
ps. l'ho cercato, un programma di balistica. ma non l'ho trovato.
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Gianfranco Levati
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Received on Thu Jul 08 2004 - 17:38:01 CEST